
La parete rocciosa fa paura: sono necessari interventi di manutenzione e messa in sicurezza. Il sindaco Falchi: "Speriamo di riaprire l’area nel giro di un paio di mesi, ma per ora non ci sono tempi certi".
Chiuso al pubblico, con l’interdizione dell’accesso, il parco di Isola Sud in area collinare. La disposizione è contenuta in una ordinanza a firma del sindaco Lorenzo Falchi che ufficializza una situazione in pratica già esistente dato che l’area, in particolare quella più prossima alla parete rocciosa che rappresenta uno degli elementi distintivi del parco, è delimitata e transennata dopo l’alluvione del 14 marzo. Proprio a seguito della devastante piena del Rimaggio, infatti, all’interno dell’area verde di via di Isola si erano verificati dei cedimenti della parete: in generale il sistema di protezione con tutta una serie di reti aveva funzionato salvo in un punto centrale che presenta alcuni strappi.
In vari punti poi le reti metalliche mostrano accumuli di materiale franato che dovrà essere rimosso in quanto incoerente e a rischio caduta. Le reti stesse dovranno poi essere di nuovo messe in tensione. Uno stato di potenziale pericolo che rende necessaria una serie di interventi di manutenzione e messa in sicurezza: "Al momento – spiega il sindaco Lorenzo Falchi – non possiamo dare una tempistica precisa sulla riapertura perché sono in corso le procedure per individuare una ditta specializzata per questo tipo di opere sulla parete rocciosa. Speriamo che l’incarico possa essere affidato in tempi brevi come l’intervento e di poter riaprire dunque nell’arco di un paio di mesi ma, ripeto, al momento non c’è una data fissata".
Il problema al parco di Isola Sud è solo uno di quelli causati, in area collinare, dagli eventi alluvionali di due mesi e mezzo fa: per la frana dopo il rifugio Gualdo, ad esempio, resta ancora chiusa, almeno fino al 30 settembre la Sp 130, la Panoramica dei Colli Alti. Molto grave anche il nodo di via di Baroncoli con una chiusura che si annuncia lunga: "A giorni – dice il sindaco - dovrebbero arrivare le indagini geologiche per capire quali delle due strade seguire per rifare la direttrice: se ci debba spostare un po’ più a monte oppure se sia possibile rifare la strada più o meno sul tragitto attuale".