Firenze, a San Donato, nuove luci e solite ombre. Notti difficili ma il rione è in ripresa

C’è un’area vivace tra l’università e il centro commerciale. Il nostro viaggio nei quartieri

Una chiacchierata tra due giovani vicino all’università

Una chiacchierata tra due giovani vicino all’università

Firenze, 7 maggio 2022 - Un quartiere moderno, capace di unire in poche centinaia di metri tante generazioni di fiorentini, dai più piccoli liberi di correre nei prati verdi del parco, agli studenti che si perdono tra aule, librerie e biblioteche, fino a chi arriva qui per lo shopping nel grande centro commerciale all’aperto.

Il nuovo rione di San Donato è tutto questo e molto altro, un vero e proprio punto di aggregazione. "Questa è una zona molto viva, sempre piena di studenti – dice Giampaolo Pampaloni, titolare della Libreria Campus, proprio all’interno del polo universitario -. Vediamo ogni giorno centinaia di ragazzi tra i 19 e i 26 anni riempire queste strade. Naturalmente questa simbiosi forte con loro è sia la nostra forza che, paradossalmente, la nostra debolezza. Gli ultimi due anni sono stati molto difficili, con l’università chiusa o comunque a capienza ridotta: tutta l’area ha sofferto molto. Noi dal canto nostro cerchiamo di dare vita al rionr organizzando incontri ed eventi e devo dire che la risposta è sempre buona".

Un’altra zona sempre molto frequentata è quella del centro commerciale. "L’area di San Donato è molto vissuta – spiega Emanuela Lascala, del negozio CycleBand -. Questo nel tempo è diventato un quartiere dove non manca nulla, dove la qualità della vita si è alzata e lo dimostrano anche i prezzi delle case in continuo aumento. Rispetto agli ultimi 8 anni c’è stata un crescita importante e lo si può vedere anche da come è tenuta la piazza, sempre molto viva e frequentata da persone di tutte le età".

Chi invece continua a segnalare vecchi guai notturni sono i locali che si affacciano su via Forlanini, lontani dalla nuova area del rione. "Sicuramente i negozi che sono stati aperti nell’ultimo periodo hanno aiutato per la sicurezza della zona – racconta Pasquale Peloso, del Gran Caffè University -, e anche la prostituzione si vede molto meno per strada. Ancora la sera ci sono dei gruppetti di persone che si mettono sotto il ponte della tramvia: si vede che spacciano anche se nell’ultimo periodo la situazione è migliorata tanto. Oggi questo è un quartiere che durante tutto il giorno ospita gente di tutte le età, dalle famiglie agli anziani. Purtroppo la notte c’è ancora qualche problema, ma certamente meno di prima".

 

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