
Enrico Sostegni,. presidente della commissione Sanità e primo firmatario della legge
FIRENZEUna legge che potrà salvare la vita a ragazzi che soffrono senza saperlo di una malattia assassina e invisibile. Una legge che per combattere le morti cardiache improvvise nei giovani agisce d’anticipo con la prevenzione. È la prima in Italia e ieri è stata approvata dalla Regione Toscana con voto unanime in aula. "Un grande passo avanti per la salute dei nostri ragazzi", il commento di Enrico Sostegni, consigliere Pd, presidente della commissione Sanità e primo firmatario della proposta di legge nata su input della comunità scientifica dopo le morti improvvise di Davide Astori, Mattia Giani e altre tragedie che hanno colpito tanti giovani.
"Con l’approvazione in consiglio regionale, la Toscana si dota di una legge innovativa per prevenire la morte cardiaca improvvisa nei giovani, un fenomeno raro ma drammatico che colpisce spesso ragazzi apparentemente sani – ricorda Sostegni –. Ringrazio ancora la Fondazione Monasterio, in particolare il professor Michele Emdin, che con la Scuola Superiore di Sant’Anna, ha realizzato un’esperienza pilota in alcune zone della Toscana e che insieme al progetto ’Torsade’ di Careggi coordinato dal professor Iacopo Olivotto, rappresentano gli ispiratori della proposta". La Toscana ora è pronta a dotarsi di un modello di prevenzione organico, scientificamente fondato e integrato nel sistema sanitario e scolastico. La legge che ieri ha ottenuto il via libera definitivo prevede – almeno fino al 2027 per una spesa di 100mila euro l’anno –, test cardiologici di massa nelle quinte superiori con elettrocardiogrammi digitali e questionari ma anche corsi di rianimazione cardiopolmonare per studenti e personale scolastico, con rilascio di certificazioni. Inoltre la Regione si doterà di un registro della morte cardiaca improvvisa e si impegnerà nella diffusione capillare dei defibrillatori con mappatura, installazione e manutenzione obbligatoria, oltre a un’app che consentirà di geolocalizzare il dispositivo più vicino. Una battaglia che parte da lontano e ha radici nel 2014 a Firenze quando l’allora consigliere del quartiere 2 Nicola Armentano lanciò un progetto di screening cardiovascolare per i più giovani. Un impegno concreto portato avanti da Armentano anche a Palazzo Vecchio e in Città Metropolitana. Ora finalmente una legge di sistema regionale che potrà evitare altre tragedie e fare da apripista in Italia.
Alessandro Pistolesi