Finta pistola in aula per "vendetta". "Episodio grave, situazione delicata"

Studente minaccia un docente dopo aver ricevuto delle note e anche una sospensione da scuola. Il preside del Calamandrei: "Ci siamo attivati subito". Martedì un consiglio di classe straordinario

Una delle sedi dell’Istituto superiore Calamandrei di Sesto

Una delle sedi dell’Istituto superiore Calamandrei di Sesto

Sesto Fiorentino, 3 aprile 2022 - "Questa presidenza si è attivata immediatamente non appena è venuta a conoscenza di un episodio di cui si è reso protagonista un nostro studente che in classe ha utilizzato un’arma probabilmente giocattolo". Dopo avere passato l’intera mattinata al telefono il dirigente scolastico dell’Istituto di Istruzione superiore e liceale Calamandrei Francesco Ramalli ha voluto mettere nero su bianco, in poche righe pubblicate ieri pomeriggio sul sito Internet della scuola, i provvedimenti intrapresi dopo lo scoppio, fragoroso, del caso delle minacce in classe a un professore fatte da uno studente di 15 anni. Una nota che prosegue riportando il fatto che sull’episodio sta indagando la magistratura, attivata proprio dalla denuncia della scuola stessa.

Per quanto riguarda gli aspetti disciplinari invece sarà lo stesso istituto a dover portare avanti l’iter per stabilire la sanzione allo studente: nei prossimi giorni sarà convocato un consiglio di classe straordinario, cui sarà ammesso il ragazzo protagonista del brutto fatto e la sua famiglia, per decidere quale provvedimento adottare. Con tutta probabilità una sospensione. Non si tratta della prima sanzione che la scuola ha disposto per il 15enne che, già in passato, era stato sospeso per un precedente episodio, certo meno grave di quello accaduto pochi giorni fa.

Sarebbe stato proprio questo provvedimento, in particolare, oltre ad altre note disciplinari a suscitare le ire del ragazzo che per ‘vendicarsi’ avrebbe portato a scuola l’arma giocattolo minacciando il professore. La presidenza, invece, non aveva ricevuto alcuna notizia del fatto che lo studente, già nei giorni precedenti al fatto, avesse portato a scuola la pistola mostrandola anche ad altri ragazzi. La denuncia comunque è subito scattata con amarezza grande per una scuola che, fin dalla sua nascita, ha fatto della prevenzione uno strumento fondamentale: "La funzione educativa è importante – dice infatti il dirigente scolastico – e sono diversi i percorsi ed azioni contro il bullismo ed il cyberbullismo che portiamo avanti e le iniziative di sensibilizzazione su questi e altri temi che vengono effettuati nelle classi. Si tratta sicuramente di una situazione delicata e di un episodio grave che abbiamo subito denunciato".

Di un segnale da non trascurare parla anche il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi: "Sia io che l’assessore alle Politiche scolastiche Sara Martini abbiano cercato il preside - dice – sia per avere informazioni che per portare vicinanza e solidarietà all’insegnante. Si tratta, sicuramente, di un episodio grave e preoccupante su cui riflettere". Richiama invece alla necessità di un "patto educativo tra docenti, genitori, enti ed associazioni per affrontare l’emergenza educativa" l’onorevole Gabriele Toccafondi: "Da ringraziare il dirigente scolastico che ha segnalato l’accaduto e il Tribunale dei minori che sta seguendo il grave episodio".

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