REDAZIONE FIRENZE

Il campo largo firma dal notaio . Veleni e liti sul logo ’immobiliare’

Il Pd schleiniano non ha potuto fare a meno di un candidato riformista alla presidenza della Toscana come Eugenio Giani,...

Il logo della discordia

Il logo della discordia

Il Pd schleiniano non ha potuto fare a meno di un candidato riformista alla presidenza della Toscana come Eugenio Giani, ma del suo nome nel simbolo sì, a quanto pare. Mattinata dal notaio per il campo largo. Nello studio Turchini è stata formalizzata la coalizione con la registrazione dei simboli delle liste della coalizione di centro sinistra. Quattro forze a sostegno del Giani bis: Pd, 5Stelle, Avs, e…Giani presidente - Casa Riformista. Un contenitore di civici fedelissimi al governatore che assorbe quattro partiti privati dei rispettivi simboli: Italia Viva, +Europa, Socialisti e Repubblicani. A porre fine alle trattative sul nome è stato Giani in persona, in veste di giudice-arbitro. "Siamo tutti riformisti", avrebbe detto, stoppando il tentativo in extremis azzardato dagli sherpa di Matteo Renzi di inserire nel medaglione il simbolo come bilanciamento alla richiesta dei liberali di aggiungere la "parola chiave" Avanti. "Sarebbe stato un riconoscimento di un progetto politico iniziato alle Giubbe Rosse lo scorso inverno, quando fummo i primi a sostenere la ricandidatura di Giani", la rivendicazione di +Europa, Psi e Repubblicani. Ma tant’è. Sfondo bianco, scritta a caratteri cubitali "Giani presidente", sotto una casupola - che "ricorda il logo dell’agenzia Immobiliare.it", ridacchiano i più maligni -, poggiata su una collinetta azzurra tendente al viola. Casa che dovrebbe rimandare al progetto di respiro nazionale proprio di Renzi della "tenda riformista". Decine e decine i rendering varati prima del sì finale, basati anche su una scala cromatica inizialmente bianca e rossa, in ossequio ai colori della Regione. Mica tutti soddisfatti però del risultato finale. "Ma sono i colori di IV - lamentano i liberal-democratici -. Però quello che dice Giani non si può contraddire. Anche perché in Calabria Renzi porta il suo simbolo sostenendo un candidato dei 5Stelle, nella ‘sua’ Toscana no…". Oggi, massimo domani, le liste dei centristi saranno chiuse. Coordinatrice dei lavori? Cristina Manetti, il capo di gabinetto di Giani. E la non belligeranza tra partiti è stata garantita da una spartizione dei territori chiave che vede Iv piazzare i candidati forti nei collegi di Firenze (Saccardi e Casini) e Siena (Scaramelli), +Europa in quello di Pisa (Eligi capolista) e l’area che fa a capo al leader dei Libdem Marcucci in quello di Lucca.

Fra.Ing.