Ciro Vestita
I pistacchi sono la frutta secca per eccellenza. I terreni vulcanici ove vengono coltivati “trasmettono “ a questi frutti minerali salutari rarissimi presenti solo nelle zone laviche dell’Etna, in particolare a Bronte paesino catanese dalla triste storia che ripercorro in sintesi.
Nel 1806 la flotta francese, nelle acque di Trafalgar, viene travolta dalla marineria inglese comandata da Orazio Nelson: si tratta di una vittoria stupenda condotta pero’ con un filo di ingenuita’ da parte di Nelson. Finita la battaglia, infatti, egli indossa la divisa da ammiraglio, applica lustrini e medaglie della sua carriera e sale sul ponte di comando per festeggiare... ma ahime’ diventa un ottimo bersaglio per un cecchino superstite francese che lo uccide con un colpo di moschetto.
Per mitigare le velleita’ espansionistiche degli Inglesi il Re delle due Sicilie Ferdinando I regala letteralmente la “Ducea di Bronte“ agli Inglesi che trattarono da schiavi i poveri Brontesi. Inizia cosi’ la triste storia di questo paesino con i suoi contadini trattati come servi, beffati anche nei secoli successivi dall’arrivo dei garibaldini. L’arrivo di Giuseppe Garibaldi fu per niente una gioia per questo fiero popolo. La storia rammenta che appena arrivati, per una banale discussione, Nino Bixio fa fucilare ben trentadue brontesi, giusto per far capire chi comandava.
Ma torniamo ai pistacchi pregiati frutti dal colore smeraldo, cosi’ chiamati per motivi onomatopeici: quando infatti la bacca matura si apre e si sente un rumore secco che fa “Pssstacc“. Dal punto di vista nutrizionale secondo un lavoro del 2009 della Texas Women University i pistacchi sarebbero molto utili per la profilassi di molti tipi di tumore. Ma tutta la frutta secca ha grandi meriti, il problema pero’ è quello di saperla mangiare: prendiamo, ad esempio, le mandorle: le troviamo gia sgusciate nei mercati e spesso addirittura bianche semplicemente perchè sono state bollite per togliere la cuticola marrone.
Le mandorle sono meglio crude per mantenere i loro valori nutrizionali. Inoltre, mandorle e miele costituiscono una ricetta facile e veloce, perfetta per fare uno spuntino. Un frutto cosi’ trattato ha perso tante sostanze aromatiche volatili che sono fondamentali per la nostra salute. Destino ancora più pesante per le noci: quando le vediamo belle chiare con un guscio chiaro e pulito probabilmente sono state trattate con varichina proprio per sbiancarle. La soluzione piu’ ovvia e migliore è ovviamente quella di aprire con un martellino la frutta secca che vogliamo gustare.
L’ideale per avere un ottima salute e’ di assumerne circa trenta grammi al giorno creando un mix fra noci, pistacchi, nocciole, mandorle. Le arachidi, invece, sono leguminose, molto meno nobili delle nocciole. Le arachidi, lo ricordo, sono i frutti di una pianta (Arachis hypogaea) appartenente alla famiglia delle Fabacee. I semi sono un’importante fonte di vitamine e sali minerali, utili per la salute della pelle e del sistema nervoso.
Ognuno di questi frutti apportera’ i suoi contributi per la nostra salute in primis l’abbassamento della colesterolemia. Ma una eccezionale scoperta è quella della presenza di magnesio nelle mandorle, minerale dal forte potere ansiolitico. Talmente potente che spesso viene usato nei soggetti affetti da tic nervosi.