ANTONIO MANNORI
Cronaca

Pedersoli imprendibile. Trionfo a 42 di media

La presenza degli atleti top della categoria ha garantito qualità e divertimento. Sul podio Bernardi e Pascarella.

L’arrivo in solitaria del francese Pedersoli nel Buffoni (Foto Fruzzetti)

L’arrivo in solitaria del francese Pedersoli nel Buffoni (Foto Fruzzetti)

Emozioni e spettacolo fino alla fine con il Trofeo Buffoni, la gara internazionale dalla Versilia ai piedi delle Apuane, con 36 squadre e 171 juniores tra i quali quattro campioni del mondo, sei campioni nazionali e 11 regionali. Sul traguardo in leggera salita a Piazza di Montignoso su tutti la ruota del francese Nolan Pedersoli della Academy U19 Region Sud che a 25 chilometri dal traguardo ha lasciato un gruppetto di 12 atleti al comando della gara per iniziare una fuga che sembrava difficile a realizzare. Il francese invece ha sempre dato forza e ritmo alla sua azione anche nel tratto in salita della Fortezza e sul traguardo nei pressi di Villa Schiff ed in salita ha conservato un vantaggio di una dozzina di secondi nei confronti di sette inseguitori che non sono riusciti ad annullare la fuga.

La volata per il secondo posto è stata vinta da Thomas Bernardi del Team F.lli Giorgi mentre terzo si è classificato Michele Pascarella del Team Franco Ballerini. Una splendida gara con un vincitore degno del successo, premiato per la sua forza, ma anche per il coraggio dimostrato. E’ stato un “Buffoni“ condotto a una media superiore ai 42 orari animato per 85 chilometri da una fuga di quattro corridori Rant, Monkelbaan, Bortolami e Brafa ripresi dopo 100 chilometri e dopo avere avuto un vantaggio massimo di 2’ e 50“.

Altre gareNel Trofeo dell’Uva per la categoria allievi a Impruneta con assegnazione del titolo olimpico della Città Metropolitana di Firenze, successo del modenese Nicolò Fiumara (Team Ciclistico Paletti) davanti al toscano Luci, Aglialoro, Bacci e Ginesi. Settantacinque i partenti e 35 gli arrivati. La Coppa d’Oro a Borgocalsugana è stata vinta dallo sloveno Make Olenik su Klun e Fiorini.

Antonio Mannori