
Andrea Ceccherini con il boss della Apple, Tim Cook
Firenze, 5 giugno 2020 - Con il mondo tramortito da un’emergenza sanitaria, economica e sociale, anche l’Italia deve fare i conti con una ripresa complessa. Il momento più delicato di un ventennio difficile, nel suo complesso, per il nostro Paese. Crisi economiche, disoccupazione, politica balbettante. Purtroppo si contano più i fallimenti che le storie di successo. Anche se ce ne sono. E una di queste è nata a Firenze, giustappunto vent’anni fa, per conquistare il mondo a marce spedite. L’Osservatorio Permanente Giovani-Editori nasce il 5 giugno a Villa Cora dalla volontà di ferro del suo fondatore, Andrea Ceccherini, che prende le distanze dal mondo politico per costruire in libertà l’impero della conoscenza da dedicare alla formazione dei giovani.
Quella firma storica avviene in un momento decisivo. Con un’intuizione precoce, che l’universo dell’informazione sta entrando in crisi. Il moltiplicarsi degli amplificatori di notizie, con l’avvento di internet, richiedono alla carta stampata un salto di qualità definitivo. C’è bisogno di individuare un codice universale per avvicinare le nuove generazioni e dialogare con loro. E allo stesso tempo si devono allenare i ragazzi a prendere il timone in un mare di notizie in cui è facile perdersi le bufale: un imperativo imparare a riconoscerle, schivarle, e rivolgersi all’informazione di qualità per "fare dei giovani di oggi, i cittadini di domani", consapevoli e liberi.
Quel 5 giugno 2000 è uno spartiacque fra il vecchio e il nuovo universo dell’informazione. Non è semplice, in quel momento, coinvolgere – in un progetto estraneo al loro core business – gli editori di Poligrafici Editoriale, Andrea Riffeser Monti e di Rcs, Cesare Romiti, da poco uscito dalla lunga cavalcata nell’impero Fiat. Ma sono proprio loro a credere che l’Osservatorio avrà un futuro di luce. Sarà poi la storia a dar ragione all’organizzazione: il colosso Apple, ora pilotato dal successore di Steve Jobs, Tim Cook, ha selezionato l’Osservatorio di Ceccherini, tra il meglio dell’offerta formativa, per portare avanti a livello internazionale il progetto di alfabetizzazione mediatica. Un’alleanza saldata un anno fa, poi sigillata nel corso del gran gala dell’ottobre scorso per i vent’anni dell’Osservatorio, celebrato nello scenario unico del Cenacolo di Santa Croce in mezzo al gotha dell’imprenditoria e dell’editoria.
Il marchio di un successo che arriva dopo che Laurene Powell Jobs, la signora del visionario della Mela morsicata, filantropa e mecenate della stampa, rientra negli Stati Uniti con la convinzione di voler importare il modello Osservatorio: aveva aperto lei la nuova stagione de "Il Quotidiano in Classe" con cui Ceccherini ha allenato, in questi vent’anni, milioni di ragazzi delle scuole superiori a pensare con la propria testa.
Già. E’ proprio l’affermazione del modello de "Il Quotidiano in Classe" , a costituire le basi per ciò che arriverà dopo. Grazie agli alleati preziosi nel mondo della scuola e al coinvolgimento di grandi gruppi editoriali. Tra soci e partner ci sono: La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino, Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, L’Arena, Bresciaoggi, Il Giornale di Vicenza, l’Adige, Gazzetta di Parma, Gazzetta del Sud, Il Messaggero, Il Gazzettino, La Provincia di Cremona, Giornale di Sicilia.
Passi veloci con un lavoro di cucitura di rapporti internazionali che impegnano senza tregua Andrea Ceccherini, portando alla ribalta Firenze con ospiti che, diversamente, avrebbero potuto visitare la città da turisti. E che invece entrano nel suo tessuto vivo, intrecciando colloqui, interessi, rapporti con gli stakeholder. Negli anni si fa più forte l’ossatura dell’Osservatorio: tra il 2005 e il 2006 anche le fondazioni di origine bancaria sposano il modello del "Quotidiano in Classe" e ben trenta di queste decidono di supportare l’organizzazione. Grazie all’alleanza con quattro grandi banche italiane il progetto, oltre all’alfabetizzazione mediatica si apre anche alla formazione dei giovani nel complicatissimo mondo dell’economia e della finanza (con Young Factor iniziativa di economic-financial literacy).
Il presidente Ceccherini porta a Firenze i grossi calibri del mondo della finanza, con i banchieri d’Europa che fanno parte del board: Jens Weidmann (presidente Deutsche Bundesbank), Klaas Kont (presidente Banca centrale d’Olanda), Ignazio Visco (governatore Banca d’Italia), Francois Villeroy de Galhau (governatore della Banca di Francia), Carlos Costa (governatore Banca del Portogallo) e Pablo Hernandez de Cos (Governatore Banca di Spagna). Una cavalcata che sfocerà in un grande appuntamento a Milano nel giugno 2021 al quale prenderanno parte i governatori delle maggiori banche d’Europa e il vicepresidente della Bce, Luis De Guindos, in una due giorni per discutere a livello internazionale su come far crescere l’alfabetizzazione economico-finanziaria tra i giovani e il loro senso di appartenenza all’Unione Europea. Gli Ospiti dell’Osservatorio, negli anni sono stati molti e importanti, dai direttori dei quattro grandi giornali statunitensi (The New York Times, The Washington Post, The Wall Street Journal e Los Angeles Times) al presidente mondiale di Google Eric Schmidt. Dal fondatore di Whatsapp Jan Khoum, ai pezzi da novanta dell’impero Murdoch, James e Lachlan.
Vent’anni entusiasmanti per l’Osservatorio e per Andrea Ceccherini. Che ha ricevuto riconoscimenti da tre presidenti della Repubblica (Ciampi, Napolitano e Mattarella) e da 2 Papi (Benedetto XVI e Francesco). Una storia italiana, marchiata con il giglio di Firenze e volata ormai sul tetto del mondo.