Pietro Mecarozzi
Cronaca

L’omicidio di Rufina, Innocenti in aula. “Non ricordo nulla”. Ora è in Psichiatria

L’architetto di 37 anni che uccise a coltellate la compagna si è presentato oggi davanti al giudice: disposto il ricovero nel reparto di Ponte a Niccheri. Il processo rimane sospeso

Eleonora Guidi, aveva 34 anni

Eleonora Guidi, aveva 34 anni

Firenze, 13 agosto 2025 – È arrivato in aula sulle sue gambe, accompagnato dai carabinieri e dal suo avvocato. Sul volto i segni della caduta da circa sette metri. Ha risposto alle domande del gip, Agnese Di Girolamo, e ripetuto quando già detto durante l’incidente probatorio: “Di quel giorno non ricordo nulla”. Lorenzo Innocenti, l’architetto di Rufina che l’otto febbraio scorso nella sua abitazione di via Cesare Pavese ha ucciso con 24 coltellate la compagna e madre di suo figlio, Eleonora Guidi, per poi tentare il suicidio gettandosi dal balcone al secondo piano della palazzina, è vivo per miracolo, ma per i periti nominati dalla procura non in grado (al momento) di sostenere un processo.

Da oggi, intanto, il giudice ha disposto per il 37enne la misura di sicurezza nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Ponte a Niccheri, considerato che il soggetto è ritenuto tuttora pericoloso. Una struttura protetta nella quale Innocenti verrà seguito da un’équipe di specialisti in attesa della seconda valutazione da parte dei medici sulla sua capacità di stare a processo che, per legge, deve essere eseguita entro i sei mesi dalla sospensione dello stesso (avvenuta a fine maggio).

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Lorenzo Innocenti all’esterno del tribunale di Firenze dopo l’udienza

In aula, Innocenti ha confermato di avere un vuoto di memoria sui tragici fatti di febbraio, manifestando smarrimento e incredulità quando il giudice lo ha informato di cosa si è reso responsabile. Il 37enne, che fino a mercoledì è stato ricoverato al Don Gnocchi, per i periti della procura, si legge nelle carte, non ha coscienza e tanto meno percezione della gravità dei suoi gesti. “Deficit cognitivi” e una “marcata espressione delle emozioni”, diagnosticarono i periti Rolando Paterniti e Antonella Notarelli.

Mentre riguardo al motivo del suo ricovero, ai tempi, spiegò: “Mi avranno fatto l’operazione per l’incidente sugli sci”. Mentre su tutto il resto, confusamente, rispose: “Mi dispiace, mi sembra strano... Non sono il tipo che fa queste cose… Non ricordo niente di questi fatti”. Nelle loro conclusioni, i medici evidenziarono come la sua “sfera cognitiva risulta alterata nelle aree della memoria e della programmazione delle proprie azioni e dell’anticipazione delle loro probabili conseguenze”.

Il caso comunque non sembra chiuso. Anche in considerazione degli inaspettati miglioramenti, soprattutto sul lato fisico/motorio, raggiunti da Innocenti in questi mesi. Infatti, per i due psichiatri nominati dal pm titolare dell’inchiesta, Ornella Galeotti, ci sarà bisogno di una “rivalutazione delle condizioni psicopatologiche” tra alcuni mesi.

Rimane ancora ignoto, invece, il movente che avrebbe spinto Innocenti alla cruenta e improvvisa aggressione mortale alla compagna. Secondo il gip, il fatto si propone come frutto di un’esplosione incontenibile di violenza del tutto improvvisa ed inattesa come dimostra il fatto che Eleonora al momento dell’aggressione stava preparando il caffè anche per il compagno. E il fatto che sulle mani della vittima non sono state refertate lesioni da difesa lascia intendere che Guidi stesse vivendo le prime azioni di una giornata creduta tranquilla. Però, secondo il giudice, le azioni quotidiane non escludono una teorica situazione di tensione che tuttavia non lasci neppure immaginare un epilogo cruento.