Omicidio Ciatti, chiesta la conferma della condanna per Bissoultanov

Il padre Luigi Ciatti: “Speriamo che venga trovato e messo in carcere. Le autorità si impegnino a cercarlo, cosa che non è successa in Spagna”

Niccolò Ciatti

Niccolò Ciatti

Firenze, 16 aprile 2024 – Il procuratore generale della Cassazione ha chiesto la conferma della condanna a 23 anni di carcere per Rassoul Bissoultanov, il cittadino ceceno accusato dell'omicidio di Niccolò Ciatti, il 22enne toscano morto nel corso di un pestaggio a Lloret de Mar in Spagna, nell'agosto 2017.

Bissoultanov venne estradato in Italia nel dicembre 2021 dalla Germania. È tornato libero alcune settimane dopo alla luce di una istanza, accolta dai giudici, su un difetto di procedura. Da quel giorno di lui si sono perse le tracce. Il pg ha chiesto inoltre l'inammissibilità e in subordine il rigetto del ricorso presentato dalla difesa del cittadino ceceno. Nel corso del suo intervento il procuratore generale ha definito l'imputato un uomo esperto di arti marziali "consapevole della sua forza, che ha messo in atto la sua azione nei confronti di una persona inerme e indifesa”.

Non sussistono, a detta del pg, i crismi dell'omicidio preterintenzionale in quanto Ciatti venne colpito da un secondo colpo mentre era intento a rialzarsi dopo il primo pugno ricevuto.

"Speriamo che oggi la sentenza di condanna a 23 anni di carcere diventi definitiva e che Bissoultanov venga trovato e messo in carcere”, ha affermato stamani, entrando in Cassazione, Luigi Ciatti, padre di Niccolò. “Mi auguro che il nostro governo - ha aggiunto Ciatti - le nostre autorità e le forze dell'ordine italiane ci mettano la volontà di cercarlo, cosa che purtroppo non è successa in Spagna. Spero sia la volta buona, è veramente il minimo per quello che ha fatto a mio figlio”. 

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