ELETTRA GULLE'
Cronaca

Sesto Fiorentino: provvedimenti disciplinari per 20 alunni dopo occupazione a scuola

Pochi i sospesi. La stragrande maggioranza dei ragazzi farà attività aggiuntive di educazione civica

Francesco Ramalli, dirigente scolastico

Firenze, 14 febbraio 2024 - Venti provvedimenti disciplinari, che per qualcuno - poche unità,- si sono tradotti in giorni di sospensione. Pugno duro da parte dell’istituto Calamandrei di Sesto Fiorentino, che dopo l’occupazione ha deciso di non farla passare liscia ai ragazzi responsabili della protesta, durata giusto ventiquattr’ore, durante le quali venne però tirata una pallonata ad una collaboratrice scolastica, per la quale venne subito attivato il 118.

Un gesto grave, per fortuna senza conseguenze serie per la lavoratrice, che fece terminare praticamente subito l’occupazione. I danni? Sono stati pochi. Ma non per questo la scuola ha deciso di chiudere un occhio. Anzi.

I singoli consigli di classe hanno così “attivato una ventina di provvedimenti disciplinari, che nella maggior parte dei casi consisteranno in attività aggiuntive di studio e di riflessioni intorno all’educazione civica, insieme ad un gruppo di docenti che si sono detti disponibili”, fa sapere Francesco Ramalli, dirigente scolastico del Calamandrei.

Pochi dunque i ragazzi sospesi tout court. “Ma anche loro non staranno certo a casa - specifica il dirigente -. Verranno coinvolti in interventi educativi individuali o collettivi. E’ del resto questo l’obiettivo di ogni scuola. Tutti gli studenti devono capire che occupare è un’iniziativa illegittima, dalla quale la scuola si dissocia completamente. Quasi tutti i ragazzi colpiti dai provvedimenti disciplinari hanno capito di aver sbagliato e, se potessero tornare indietro, agirebbero diversamente”. È ancora in corso la stima dei danni.

“Per fortuna non si tratta di danni seri, ma di spese legate alla pulizia ed al ripristino dei locali - prosegue il preside -. Quando sarà conclusa la quantificazione dei danni la scuola si riserverà di procedere col recupero della somma dai parte dei responsabili”. Ovvero dei venti per i quali sono scattati i provvedimenti.

Ben più considerevoli i danni registrati lo scorso dicembre durante le occupazioni del Machiavelli-Capponi e dell’Alberti Dante. Più di 20mila euro il conto redatto dalla Metrocittà, tra pc spariti, bagni imbrattati, porte tagliafuoco rovinate. In questo caso, gli istituti non hanno ancora deciso se far pagare gli studenti responsabili della protesta.