
liceo Machiavelli Capponi occupato
Firenze, 14 gennaio 2024 – Tira una brutta aria al liceo Machiavelli-Capponi. Alcuni studenti, riuniti nel Collettivo K1, hanno inviato una lettera alla stampa con l'obiettivo di fare chiarezza sulla “situazione riguardo ai danni dell’occupazione - si legge - e ribadire l’importanza del rispetto degli accordi presi attraverso la mediazione firmata da entrambe le parti”.
A fine dicembre la Città metropolitana ha fatto sapere che i danni causati dalle occupazioni al liceo Machiavelli Capponi e all'artistico dell'Alberti Dante ammontano a circa 20 mila euro. Secondo il K1, però, i conti fatti non sono veritieri. “Durante e dopo l’occupazione studentesca - scrivo i ragazzi - sono state mosse molte accuse ed è stata creata una grande narrazione volta a criminalizzare la lotta e a distogliere l’attenzione dalle reali problematiche della scuola analizzate durante le assemblee di quei giorni”.
Quanto ai danni, invece, il comitato spiega che “ci sono stati, ma all’interno della lista sono stati aggiunti dei danni già esistenti prima dell’occupazione - si legge ancora -, come la rottura della porta dell’aula autogestita e del magnete sull’estremità della porta dell’uscita di emergenza”. A questo si aggiungono anche “tavoli e pile spostate, tappeti blu calpesti e messi fuori posto, sedie e lavagne bianche “scomparse”, vetri rotti in piccionaia, bagni imbrattati, come se prima non lo fossero”.
“Queste criticità c’erano già, anche prima dell’occupazione - spiega una studentessa -. Inoltre, si parla ancora soltanto di danni, quando a fine occupazione è stato firmato un accordo di mediazione con le nostre richieste, accettate anche dal dirigente scolastico, che ancora oggi non sono state messe in atto” Sembra che la scuola “si sia scordata di aver preso un impegno scritto con i suoi studenti e le sue studentesse - aggiunge la studentessa -. L'obiettivo del documento era di portare un miglioramento nella quotidianità dello stare a scuola. Le stesse prof durante gli incontri ci dicevano “non state chiedendo la luna”, eppure perché ancora non si sta muovendo nulla per applicare quelle richieste?”.
Detto questo, continua la lettera, “noi ci prendiamo la responsabilità di ciò che è successo e ci impegniamo a dare un contributo nel ripagare i danni realmente accaduti”.