
Dario Nardella
Firenze, 16 aprile 2022 - "Apprezzo la decisione della comunità senegalese di manifestare in modo autonomo e sganciato dalla manifestazione politica. Comprendiamo il desiderio di verità che è anche il nostro, non comprendiamo invece le accuse di mancanza di rispetto nei confronti della comunità senegalese, visto che abbiamo prontamente incontrato l'ambasciatore del Sénégal assicurando, insieme al Prefetto e al capo della Polizia municipale, il massimo impegno nel ricostruire i fatti. Riteniamo inoltre vergognose le accuse dei manifestanti politici di essere mandanti politici di atti razzisti contro il ragazzo senegalese. Respingiamo infatti fermamente ogni addebito generico e sommario di razzismo a carico degli agenti e del corpo della polizia municipale di Firenze: tutto ciò è grave e inaudito. Firenze non è una città razzista e sentirlo dire da qualcuno provoca profonda amarezza".
Lo dichiara il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a proposito della manifestazione di questa mattina della comunità senegalese dopo il caso dell'ambulante senegalese immobilizzato a terra da agenti della polizia municipale nel corso di un fermo per l'identificazione in lungarno Acciaiuoli il 5 aprile scorso. "Peraltro, paragonare l'azione di un organo di sicurezza con gli omicidi di Samb e Diop, uccisi nel 2011 da un criminale estremista, è pretestuoso e sbagliato - aggiunge Nardella - Su quei fatti gravissimi abbiamo costruito anni e anni di dialogo, collaborazione e rispetto reciproco che qualcuno evidentemente vuole cancellare con un colpo di spugna".
"Nessuno può permettersi di soffiare sul fuoco per creare fratture inesistenti tra la città e le comunità straniere a partire da quella senegalese. Firenze è una città aperta, inclusiva e antirazzista, lo ha dimostrato sempre, anche nei momenti più difficili", continua Nardella. "Viviamo in un paese democratico, la cui Costituzione garantisce e tutela i diritti di tutti e per questo non consentiremo che si facciano processi sommari né da una parte né dall'altra - chiarisce il sindaco -. Sarà la magistratura a fare chiarezza fino in fondo e noi siamo i primi a volere chiarezza, avendo anche disposto immediatamente una verifica interna per accertare i fatti e le eventuali responsabilità. Non abbiamo niente da temere o da nascondere e crediamo che il rapporto tra i cittadini e chi ogni giorno si impegna a far rispettare la legge si debba basare sulla fiducia reciproca e sul rispetto: ricordiamoci che non esistono diritti senza doveri".
"Ogni giorno abbiamo a Firenze e nelle altre città italiane episodi di illegalità, dallo spaccio al commercio abusivo, dagli scippi alle violenze; l'ultimo caso in zona piazza Stazione due giorni fa - conclude Nardella - Come rispondiamo alle paure dei nostri cittadini? Come si possono fermare i comportamenti illegali che ledono i diritti di tutti? Non esiste una convivenza sociale e civile senza la legalità, perché legalità e libertà sono due valori della Costituzione che vanno necessariamente insieme".
Il sindaco è poi intervenuto sulla manifestazione del pomeriggio organizzata da Firenze Antifascista. "Siamo di fronte a una vergognosa strumentalizzazione politica di una vicenda delicata. Chiedere - come fanno i movimenti antagonisti estremi - lo scioglimento di un dipartimento della polizia municipale è semplicemente una provocazione - commenta Nardella - Noi saremo sempre e comunque dalla parte della legalità, che non può essere un valore da tirar fuori solo quando fa comodo. Ribadisco che se qualcuno ha sbagliato dovrà pagare, ma non accettiamo processi alle intenzioni o processi sommari da una parte e dall'altra. Non esiste convivenza civile senza legalità, chi sostiene il contrario afferma cose molto gravi, pericolose e non rispettose di chi vive con onestà e responsabilità".