STEFANO BROGIONI
Cronaca

Morte di Astori. Un’altra udienza ma forse non l’ultima

Oggi le conclusioni dell’accusa nei confronti del prof Galanti. Poi le parti civili e la difesa. La sentenza potrebbe slittare

Davide Astori

Firenze, 2 aprile 2021 - Si torna in aula oggi per il processo per la morte di Davide Astori, anche se la sentenza potrebbe non arrivare ancora. Sarà comunque un’altra giornata densa di emozioni, quella che vedrà sicuramente le conclusioni del pubblico ministero Antonino Nastasi, convinto che il professor Giorgio Galanti, imputato per omicidio colposo, abbia sottovalutato gli esiti della prova da sforzo a cui venne sottoposto il capitano della Fiorentina, nel luglio del 2017. Astori morirà il 4 marzo del 2018, in hotel, alla vigilia di Udinese-Fiorentina.

Secondo i consulenti del pm, c’erano inequivocabili campanelli d’allarme che avrebbero imposto a Galanti di approfondire gli accertamenti. Approfondimenti che dovevano prevedere un holter cardiaco e probabilmente anche una ecografia al cuore, il cosiddetto ’terzo livello’, con un inevitabile stop all’attività sportiva del difensore viola e della Nazionale.

Ma in favore del medico pratese, ex direttore della medicina sportiva di Careggi, giocano le conclusioni dei due periti nominati dal giudice, i torinesi Fiorenzo Gaita - cardiologo che ha curato anche il calciatore della Juventus Khedira - e Gian Luca Bruno. In particolare, sull’efficacia dell’holter i periti concludono che avrebbe potuto "ma non con alta probabilità, vista la variabilità delle aritmie, identificare aritmie maggioi che, se documentate, avrebbero indirizzato ad ulteriori indagini di terzo livello".

Alla scorsa udienza, Francesca Fioretti, compagna del calciatore e madre di Vittoria, ha ascoltato ogni passaggio del dibattimento tra i consulenti e ha annunciato che avrebbe fatto nuovamente ritorno al palagiustizia di Novoli per ascoltare la sentenza.

Oggi, invece, non dovrebbe essere presente Galanti. A rappresentarlo il suo avvocato difensore, Sigfrido Fenyes, che prevede di parlare a lungo. Tanto che si potrebbe ’sforare’ oltre l’orario utile e rendersi necessaria un’altra giornata per eventuali controrepliche del pubblico ministero e infine la sentenza.

Il tutto considerato anche che l’udienza di stamani inizierà alle undici per permettere a legali e familiari di Astori di arrivare in tempo. Presente pure la Fiorentina, nonostante non si sia costituita parte civile: a rappresentarla l’avvocato Nino D’Avirro.