Ministro contro la preside, cosa ne pensano gli studenti di Firenze: “La lettera? Solo per evitare nuovi scontri”

Gli studenti del liceo Michelangiolo e del liceo Castelnuovo, dopo la bufera di oggi: “Il ministro ha attacco una preside che ha solo condannato la violenza”

Firenze, 23 febbraio 2023 – “Una critica dettata dall'appartenenza politica”, “Un attacco a una preside che ha condannato la violenza” e “un Ministro distaccato dalla realtà”. Sono queste le opinioni degli studenti del liceo Michelangiolo e del liceo Castelnuovo, in relazione al commento di Valditara sulla lettera inviata dalla preside del Leonardo da Vinci ai suoi studenti.

La dirigente scolastica della scuola di via dei Marignolli, Annalisa Savino, martedì scorso in una nota spedita ai suoi allievi aveva fatto una riflessione sulle origini del fascismo, diventata poi virale sui social. Stamattina il Ministro dell'istruzione ha condannato pesantemente il gesto definendo la lettera "ridicola, del tutto impropria, non corrispondente alla realtà e creata soltanto per alimentare ulteriori divisioni politiche", Valditara ha parlato anche di possibili provvedimenti da prendere nei confronti della Preside.

"Penso che la lettera sia stata un gesto di solidarietà mirato a scongiurare il ripetersi di situazioni simili a quella di sabato - spiega lo studente del Michelangiolo B. P. - Non vedo come possa alimentare nuovi scontri, la violenza è sempre da condannare, in un certo senso il silenzio è complice. Credo che sia da apprezzare chi si esprime in senso solidale, perché si sa, chi tace acconsente. Mandare una lettera di vicinanza a chi ha subito violenza vuol dire non rimanere indifferenti - continua P. - Non c'è nessun distaccamento della realtà e semplicemente un gesto di solidarietà. Se venissero presi dei provvedimenti sarebbero dei provvedimenti molto politicizzati perché deriverebbero da una discordanza di idee politiche, quindi non giustificabili. Ognuno ha il diritto di esprimersi, attaccare chi condanna la violenza non mi sembra giusto".

"La lettera è veritiera - aggiunge M. C., studente del Castelnuovo - La preside del Leonardo Da Vinci ha fatto bene. Sicuramente si è esposta, e non poco, questo come studenti ci soddisfa molto. Non si può parlare di uno strumento che alimenta le divisioni politiche, è giusto fare chiarezza ed esprimere solidarietà. L'aggressione di sabato è stata agghiacciante - continua- una lettera non può essere definita una campagna d'odio, è palesemente un appello a non contrastare la violenza con altrettanta violenza ma con il confronto ed il dialogo" conclude.

"È solo stata fatta una riflessione, la Preside ha espresso un supporto a degli studenti che sono stati pestati a tutti gli effetti - aggiunge Carlo Salvadori, studente del Michelangiolo - La lettera la trovo molto equilibrata, ma del resto il ministro non è nuovo a questo tipo di uscite, disse che il cellulare era uguale alla droga. Come studenti, apprezziamo il gesto della preside".

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