Scuola, Valditara contesta la lettera della preside Savino: “In Italia nessun pericolo fascista”

Il ministro: “Mi è dispiaciuto leggerla. Di queste lettere ridicole non so che farmene, sono propaganda"

La preside del liceo fiorentino Annalisa Savino e il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara

La preside del liceo fiorentino Annalisa Savino e il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara

Firenze, 23 febbraio 2023 – Una lettera "impropria, che mi è dispiaciuto leggere". Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha definito così la lettera scritta dalla dirigente scolastica del liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Firenze, Annalisa Savino. Nella lettera, la dirigente metteva in relazione il "disgustoso rigurgito" identitario con la politica dell'attuale governo. "Non compete a una preside, nelle sue funzioni, lanciare messaggi di questo tipo - ha detto Valditara - E poi il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà dei fatti. In Italia non c'è pericolo fascista, né una deriva violenta e autoritaria. Difendere le frontiere e ricordare l'identità di un popolo non ha nulla a che vedere con il fascismo, o peggio con il nazismo". "Non voglio creare martiri - ha poi aggiunto il ministro - queste iniziative sono strumentali ed esprimono una politicizzazione che auspico non abbia un ruolo nelle scuole. Poi, se questi atteggiamenti dovessero persistere con comportamenti che vanno al di là dei confini istituzionali, vedremo se sarà necessario prendere delle misure. Attualmente non è necessario intervenire. Di queste lettere ridicole non so che farmene, sono propaganda".

“Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti. ‘Odio gli indifferenti’ diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee”. Ecco quello che la dirigente Savino ha scritto ai suoi alunni e alle loro famiglie. La sua lettera, scritta dopo l’aggressione davanti al Michelangiolo, è diventata subito virale. E’ stata condivisa e rilanciata anche dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, che sui social sottolinea: “I pestaggi avvenuti da studenti di Azione Studentesca davanti al liceo Michelangiolo hanno portato il silenzio di alcune istituzioni ma hanno aperto il megafono della cultura e dell’istruzione, la migliore parte dell’Italia. Grazie alla preside del liceo Leonardo Da Vinci per questa riflessione chiara e pacata. Firenze sarà sempre antifascista”. Certo, c’è anche chi non ha apprezzato, come Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di FdI alla Camera, che ha imputato alla preside alcune “omissioni sul terrorismo rosso”.

Adesso, pure la ‘bacchettata’ del ministro. La dirigente, che non si aspettava una simile risonanza mediatica, per il momento non replica.

Valditara è infine intervenuto anche sulla minacce di morte che gli sono arrivate dal corteo che si è svolto a Campo di Marte. “Non mi preoccupano, ma si sta creando un brutto clima. Occorre abbassare i toni della polemica. Ho lanciato la sfida di un nuovo patto repubblicano che presupponga dialogo, e non una contrapposizione. Mi aspetto dall'opposizione solidarietà nei confronto di queste deliranti minacce. Ad oggi non mi è arrivata".