STEFANO BROGIONI
Cronaca

L’intervento del ’saggio’: "Troppi scontri di boxe. Così non c’è più gioco"

L’avvocato Bagattini, che nel 2014 partecipò alla riforma del regolamento, boccia il ’testa a testa’: "Noi lo avevamo tolto e avevamo ragione".

La finale di San Giovanni fra Rossi e Verdi

La finale di San Giovanni fra Rossi e Verdi

FIRENZE

Il record di cacce segnate nell’ultima edizione del calcio storico ha riempito gli occhi di molti, ma non di tutti. Per la fazione degli scontenti questa evoluzione della rievocazione sul sabbione ha snaturato il gioco. Tra questi, si colloca anche Federico Bagattini, avvocato, che nel 2014 (dopo un’edizione funestata dalla violenza, interrotta prima della finale) fu uno dei quattro “saggi“ chiamati da Palazzo Vecchio a rivedere il regolamento. L’attenzione, da penalista, di Bagattini si concentra, oggi come allora, sul “testa a testa“. Nella bozza del regolamento approvato dai saggi, veniva infatti proibito lo scontro con i pugni al volto. Modifica che poi non passò.

Questa la sua lettera aperta, indirizzata alla sindaca Sara Funaro ma più in generale agli appassionati della tradizione popolare. Il dibattito, duro ma leale, così come il Calcio storico, è aperto.

"Il 24 giugno ho assistito alla finale del “Calcio storico”. Da vecchio amante di quella manifestazione sono rimasto letteralmente esterrefatto.

In quell’accozzaglia sguaiata di scontri pugilistici a mani nude non ho visto, perché completamente assente, lo spirito del nostro calcio fatto anche di fisicità, ma soprattutto di velocità, colpo d’occhio, furbizia tattica e genio balistico.

Vedendo quella partita gli uomini che hanno fatto “storico” il calcio fiorentino (penso al mitico Rossino, allo Zena, al Lapi, al Venturini al Serra, limitandosi ai primi nomi che mi vengono in mente) sono certo che abbiamo vissuto le mie stesse sensazioni: amarezza e delusione per l’incompatibilità di quanto visto sul “sabbione “ con la nobile celebrazione storica di Fiorenza.

Ciò Le dico, Carissima Sindaca, anche con un briciolo di malinconico disappunto perché.... nel lontano 2014 insieme ad Eugenio Giani, Luciano Artusi e Michele Pierguidi ho fatto parte del quartetto denominato (bontà dell’allora Sindaco) dei “Quattro Saggi” che fu costituito per riformare il regolamento il cui lassismo sul tema della violenza (anche) gratuita aveva rischiato di far finire il calcio storico.

Per motivi di età, di tempo e di conoscenze professionali fui delegato dagli altri (più) saggi (di me) ad elaborare il nuovo regolamento.

Furono settimane di impegno assiduo addolcito dalla passione per il nostro Calcio cosicché fu consegnato il testo della bozza nei tempi convenuti.

Sembrava che tutti fossero contenti del lavoro fatto dai “Quattro Saggi” ma evidentemente non era così tanto che il testo approvato risultò diverso da quello consegnato, in modo particolare sul tema del “testa a testa” che fu reintrodotto e reso così lecito.

Non mi sento affatto gratificato nell’avere verificato a distanza di anni che avevamo ragione, ma mortificato per gli effetti che il regolamento approvato ha prodotto.

Valuti, Signora Sindaca, se sia il caso di mettere mano alle regole vigenti per salvare nuovamente il Calcio storico ma anche per evitare che eventi infausti derivanti dall’inammissibile “testa a testa” finiscano per tradursi in responsabilità che, parlando da avvocato penalista, non sarebbero solo di natura culturale in capo alla Amministrazione comunale".

ste.bro.