REDAZIONE FIRENZE
Cronaca

Le mille avventure di un gentiluomo

Mosca, giugno 1922. Il conte Aleksandr Il’ic Rostov, decorato con l’Ordine di Sant’Andrea, membro del Jockey Club, è scortato alla...

Mosca, giugno 1922. Il conte Aleksandr Il’ic Rostov, decorato con l’Ordine di Sant’Andrea, membro del Jockey Club, è scortato alla...

Mosca, giugno 1922. Il conte Aleksandr Il’ic Rostov, decorato con l’Ordine di Sant’Andrea, membro del Jockey Club, è scortato alla...

Mosca, giugno 1922. Il conte Aleksandr Il’ic Rostov, decorato con l’Ordine di Sant’Andrea, membro del Jockey Club, è scortato alla suite 317 del Grand Hotel Metropol. Convocato al Cremlino dal "Comitato d’emergenza del Commissariato del Popolo", il tribunale bolscevico l’ha condannato a trascorrere il resto dei suoi giorni agli arresti domiciliari nell’albergo per essersi "arreso alle corruzioni della propria classe sociale". La condanna non ammette correzioni: se mai dovesse uscire da lì, il Conte verrebbe fucilato.

I baffi incerati distesi come le ali di un gabbiano e il portamento fiero nel suo metro e novanta di altezza, Rostov è un gentiluomo colto e arguto, un anfitrione nato, intenzionato a non farsi scoraggiare. La pena da scontare non è poi così gravosa, essendo il Metropol un Grand Hotel tra i più sfarzosi di Russia. Inaugurato nel 1905, le sue suite art déco e i suoi rinomati ristoranti hanno ospitato tutte le persone ricche di stile, influenti ed erudite. Ma per un uomo come Rostov, quella detenzione, seppure in un albergo lussuoso, si rivela presto una gabbia. E si rende conto di quanto sia gravoso trascorrere la vita solo leggendo, cenando e riflettendo. Fino al giorno in cui si imbatte in Nina Kulikova, una piccola ospite dell’albergo intrepida e curiosa, che vive al Metropol senza genitori e con la bambinaia, ma eppure ha trovato il modo di far espandere le pareti dell’hotel verso l’esterno, scovando passaggi nascosti e stanze segrete. Sarà Nina a farsi carico dell’educazione del Conte, che lo porterà a comprendere quanto vasto è il mondo e affascinanti i personaggi che lo popolano, sia pure tra le mura di un albergo.

Ricco di umorismo, con un cast di personaggi scintillante – rivoluzionari intransigenti, stelle del cinema, intellettuali disillusi – e una scrittura impeccabile, ’Un gentiluomo a Mosca’ ripercorre un secolo di storia della Russia moderna, con un protagonista indimenticabile. Il romanzo ribolle di avventure, storie d’amore e colpi del destino: chiavi speciali, stanze segrete, monete d’oro, boccette contese, pistole antiche, duelli e sfregi, convegni clandestini, passaporti rubati, collane di zaffiro, lettere misteriose... Capita anche a voi, no?, quando state arrivando in fondo a un libro che vi piace tantissimo, di rallentare inconsciamente la lettura per farlo durare più a lungo. ’Un gentiluomo a Mosca’ è quel tipo di libro.

Amor TowlesUn gentiluomo a Mosca Beat