Incendio Coop Ponte a Greve, i lavoratori del bar sono senza cassa integrazione

“Il Fis ordinario non funziona, dal 1 novembre è rischio caos. Il Governo intervenga sugli ammortizzatori sociali”, l'appello di Filcams e Cgil Firenze

Incendio alla IperCoop di Ponte a Greve (fotocronache Germogli)

Incendio alla IperCoop di Ponte a Greve (fotocronache Germogli)

Firenze, 17 settembre 2021 - Non hanno ricevuto un euro di cassa integrazione da quel 3 giugno che li ha segnati nel profondo. Una giornata nero pece, per loro come per tutti gli addetti del centro commerciale Unicoop Firenze di Ponte a Greve, devastato dall'incendio scoppiato sul tetto e poi all'interno del supermercato. I circa 25 lavoratori del bar della galleria commerciale, Ops Caffè, si sono dovuti fermare, tornare a casa e attendere la cassa integrazione che non è però mai arrivata.

La loro azienda ha richiesto l'ammortizzatore sociale disponibile per il settore, il Fis. In questo caso, però, non è stato possibile ricorrere a quello speciale, per l'emergenza Covid, quindi al Fis speciale. L'Ops cafè ha infatti interrotto l'attività e ha dovuto lasciare a casa i suoi dipendenti per un incendio. L'unico strumento utilizzabile è perciò il Fis ordinario. “Che però non funziona bene. E' come un salvadanaio, che si può utilizzare se ci sono i soldi dentro. Ma spesso questi soldi non ci sono, come in questo caso”, sottolinea Maurizio Magi, segretario della Filcams Cgil di Firenze.

“Lo scorso 30 agosto l''Inps ci ha infatti comunicato – prosegue Magi – che il Fis ordinario non è al momento autorizzabile per esaurimento fondi”. Se i fondi non ci sono oggi, figuriamoci allora quale sarà la situazione da novembre in poi. Il 31 ottobre, infatti, salvo proroghe, termina il blocco dei licenziamenti. I settori del commercio, turismo e servizi, per i quali l'unico ammortizzatore sociale previsto è proprio il Fis ordinario, sono i più colpiti dalla crisi pandemica. Si prevedono perciò, se non licenziamenti, massicci ricorsi alla cassa integrazione da parte delle aziende.

“Ecco perché – sotttolineano Magi e Elena Aiazzi, della Cgil Firenze – torniamo a chiedere con forza e determinazione a Governo e Parlamento di intervenire presto su due fronti. Prima di tutto prorogando, anche oltre ottobre, il Fis Covid, visto che continua lo stato di emergenza e c'è una situazione compilcata sopratutto in questi settori. Quindi, varando una riforma complessiva sugli ammortizzatori sociali finalmente universali, che se non presenti lasceranno senza reddito e occupazione migliaia di lavoratori”.

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