
Il ministro dell’Interno Piantedosi è intervenuto a Firenze in videcollegamento
"Ripristinare la dignità dell’ente Provincia" passando "dall’elezione diretta del presidente". Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi intervenendo in videocollegamento all’assemblea di Upi (Unione delle province italiane) della Toscana. All’incontro è stata presentata un’indagine promossa dalla stessa Upi Toscana e condotta dall’Istituto Demopolis (su un campione di 1500 persone, 102 opinion leader e 104 amministratori pubblici), che fotografa un clima di delusione a dieci anni dalla Riforma Delrio e dalla legge regionale 22/2015. Secondo lo studio, illustrato dal presidente di Upi Toscana Gianni Lorenzetti e dal direttore di Demopolis Pietro Vento, il 52% dei cittadini intervistati giudica negativamente la riforma, percentuale che sale all’83% fra sindaci e consiglieri comunali. Per il 72%, depotenziare le province non ha migliorato la qualità dei servizi pubblici, e l’84% degli stakeholder conferma un sostanziale fallimento rispetto agli obiettivi di risparmio e performance. Il 60% dei cittadini e il 75% degli amministratori ritiene dunque necessario tornare all’elezione diretta dei presidenti e dei consigli provinciali. Tra i temi emersi, la percezione di un netto peggioramento nella gestione di strade e edilizia scolastica. "La ricerca conferma quanto noi amministratori viviamo ogni giorno – ha dichiarato il presidente di Upi Toscana, Gianni Lorenzetti – ovvero che senza risorse e competenze adeguate le Province non sono in condizione di svolgere pienamente le loro funzioni. Serve un ripensamento serio e condiviso. I cittadini chiedono più rappresentanza, efficienza e prossimità: e la Provincia, con l’elezione diretta e un adeguato sostegno economico, può tornare ad essere il livello intermedio tra Comuni e Regione". "A Governo e Parlamento - ha aggiunto il presidente nazionale di Upi, Pasquale Gandolfi - chiediamo di portare a termine gli interventi per restituire alle Province funzioni chiare.
La premier Meloni si è resa disponibile ad aprire un tavolo di confronto, anche con le Province d’Italia, per provare a mettere risorse che possano poi essere investite sulle nostre strade e scuole". Una linea che trova consensi trasversali. "La riforma Delrio era il presupposto per sciogliere le Province perché si pensava al referendum costituzionale del 2016 che fu bocciato – ha ribadito il presidente della Toscana, Eugenio Giani -. Visto che i cittadini hanno voluto che le Province rimanessero nella Carta, è giusto ridare loro il ruolo che hanno da un punto di vista costituzionale". "Il Consiglio regionale toscano - ha dichiarato il presidente Antonio Mazzeo - lo scorso anno, con una risoluzione, ha chiesto al Governo di attivarsi per il ritorno alla stabilità finanziaria delle Province e si è espresso a favore di una riforma che le riporti alla piena funzionalità organizzativa e istituzionale con l’elezione diretta degli organi". A indicare i tempi il ministro Piantedosi. "Stiamo lavorando per fare in modo che prima della pausa estiva possiamo portare la legge all’approvazione – ha detto -. Se ciò non accadrà sarà il mese successivo".