NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

La sindaca vede Abodi: "Europei, siamo in lizza"

L’incontro a Roma, sul tavolo i tempi del cantiere e le chance di Firenze. Intanto parte la lettera di candidatura alla Uefa: "La città è pronta". .

I lavori nello stadio-cantiere durante le scorse settimane. L’obiettivo è finire il primo lotto entro ottobre 2026

I lavori nello stadio-cantiere durante le scorse settimane. L’obiettivo è finire il primo lotto entro ottobre 2026

La lettera è stata spedita ieri. Il succo: "Firenze e il suo stadio si faranno trovare pronti con buona parte dei lavori terminati a fine 2026". L’obiettivo della candidatura a Euro 2032, inviata ieri dalla prima cittadina Sara Funaro alla Uefa: riuscire a entrare nella cinquina di città che ospiteranno le partite da spartire con gli impianti turchi per il 2032. Ed arrivarci pronti e con progetti ’cantierabili’ entro marzo 2027. Il che significa: primo lotto di lavori, già finanziato, terminato entro fine 2026 e secondo lotto in rampa di lancio nei 90 giorni seguenti. L’altro passo che sigilla l’alto interesse di Palazzo Vecchio a centrare l’obiettivo (e i fondi di Roma che potrebbero arrivare) è stata la visita avvenuta ieri a Roma tra Funaro e il ministro per lo Sport, Andrea Abodi. Un colloquio agile, ma intenso al termine della quale la prima cittadina è uscita soddisfatta. "Ringrazio il ministro Abodi – ha detto – continueremo a confrontarci tutti insieme anche nei passaggi successivi, come abbiamo sempre fatto. Il nostro obiettivo è riuscire a portare a Firenze un evento importante come gli Europei".

Intanto i lavori dentro lo stadio vanno avanti con regolarità. Nelle prossime settimane dovrebbe essere messo a terra il progetto esecutivo per dare ufficialità alla proposta di variante approvata in conferenza dei servizi (quella che consente alla Fiorentina di continuare a giocare al Franchi), dopodiché col progetto, saranno cristallizzati anche le tempistiche nel dettaglio. Le stesse rassicurazioni che sono state date anche durante il vertice di due giorni fa tra il gruppo di lavoro della Figc, la sindaca e il dg della Fiorentina, Alessandro Ferrari con Michele Uva, emissario emissario Uefa e delegato ufficiale per il comitato organizzatore italiano. Su tutto aleggia l’ipotesi di un’iniezione di fondi da parte del patron viola, Rocco Commisso che, si era detto disponibile a mettere sul piatto 50 milioni di euro per terminare le rifiniture e il secondo lotto dei lavori. L’altra occasione ghiotta invece sono i fondi di quello che il decreto Sport (una volta terminato l’iter di conversione) ha istituito come forziere dello Stato per gli stadi: il Fondo Italiano per lo Sport dentro al quale dovrebbe confluire parte del mezzo miliardo disponibile anche per contributi a fondo perduto. Da trasferire poi sugli stadi in lizza per gli Europei.