ANDREA SETTEFONTI
Cronaca

Flavia, la ragazza del Palio. È la prima donna a trionfare

Esordio e vittoria per la prima donna che ha preso parte al palio dei ciuchi di San Donato in...

Esordio e vittoria per la prima donna che ha preso parte al palio dei ciuchi di San Donato in...

Esordio e vittoria per la prima donna che ha preso parte al palio dei ciuchi di San Donato in...

Esordio e vittoria per la prima donna che ha preso parte al palio dei ciuchi di San Donato in Poggio. Flavia Guerra, 28 anni, fiorentina (nella foto), per la prima volta nella storia della manifestazione ha dipinto di rosa le monte dei palio. E ha vinto per la contrada di via dei Baluardi quell’evento che vuole ricordare lo storico ratto delle sandonatine e che da 32 edizioni lancia la sfida davanti alla pieve romanica, una competizione tra le contrade del borgo. Unica donna a prevalere sui fantini concorrenti tutti rigorosamente uomini. La giovane Flavia Guerra è appassionata di equitazione da quando aveva sette anni. Residente a Firenze conosce bene San Donato perché ci lavora. E da tempo sognava di salire su un asino del Palio e sbaragliare gli avversari. "Era il 2016 quando, al fianco del mio ragazzo di allora che gareggiava per la stessa contrada che ho portato al trionfo, scoprii il fascino di questa competizione. Fu in quel momento che mi misi in testa questa idea, folle per il paese, ma non per me. E quest’anno ho trovato il coraggio per propormi". Guerra si è detta "stordita dalle emozioni e ancora faccio fatica a crederci, sono riuscita a montare un’asina che sembrava tra le più irrequiete, un po’ come me". È stata una grande soddisfazione. "Mi sono divertita tanto e sono stata felice di aver regalato un primo posto ad una contrada che non vinceva dal 1997, anno in cui sono nata io". Per la cronaca, Flavia Guerra ha montato Vittoria, è stata seguita sul traguardo da Francesco (via dei Fossi) con Freccia, Edoardo (via del Giglio) su Felicità, Giulio (Malaspina) con Striscia, Daniele (via Senese) su Diamante e Federico (Pietracupa) con Venere.

Andrea Settefonti