
Il momento della premiazione dopo la sfida all’ultimo piatto tra due squadre di richiedenti asilo
Le radici di un cultura dentro al piatto, come la panzanella toscana e il cous-cous senegalese. L’integrazione è un spirito che si coltiva anche a tavola. Come hanno pensato i Comuni di San Casciano e Barberino Tavarnelle con la serata giocosa divertente ’Chef senza frontiere’, promossa e organizzata dai progetti Sai in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. Un contest vero e proprio che ha lanciato una sfida all’ultimo piatto tipico che ha coinvolto due squadre, la rossa guidata da Serigne Gueye e la blu con Abdoul Salam Djebre: ciascuna è avvalsa delle passioni e delle competenze degli ospiti del Sai, dei giovani della Consulta di San Casciano e del Forum Cittadini Insieme.
La gara culinaria è stata valutata da una giuria tecnica, composta da esperti di cucina, chef e amministratori comunali e da una giuria popolare ovvero 180 cittadini che ha tenuto conto di tecnica di esecuzione, gusto e armonia sensoriale e presentazione estetica. Sulla tavola dei giurati hanno sfilato i sapori del Senegal, della Romania, del Burkina Faso, della Toscana. E soprattutto ha sorpreso l’esito della competizione allestita nel tendone del Parco del Poggione. I due tram hanno totalizzato lo stesso punteggio: 168 preferenze. I piatti sono stati degustati e valutati dallo chef Matia Barciulli, dal cuoco Samir, dal sindaco Roberto Ciappi, dalla vicesindaca Martina Frosali e dall’assessore alle politiche per l’integrazione Duccio Becattini. I piatti più votati sono stati la panzanella, il couscous a base di miglio, il Mafé, un piatto tipicamente senegalese, utilizzato nelle occasioni di festa e nei matrimoni, il Biryani, del Burkina Faso, le beignets senegalais e la placinta dobrogeana della Romania. Presente anche Marco Bruni, responsabile dei progetti Sai. La gara culinaria ha concluso la rassegna di eventi partita dal Parco del Mocale a Tavarnelle con una tappa intermedia a San Pancrazio di una iniziativa costruita da una sinergia che lavora sui temi dell’integrazione.
Andrea Settefonti