La Bandiera della Vittoria alzata sul Reichstag di Berlino dai soldati dell’Armata Rossa, quella americana issata sul monte Suribachi dopo la presa di Iwo Jima, sono le immagini più iconiche che simboleggiano la fine della II guerra mondiale, il 9 maggio di 80 anni fa con la resa incondizionata delle truppe tedesche sul fronte orientale. Ma cosa rimane oggi di quei valori fondanti delle nostre società e comunità? Democrazia, resistenza, solidarietà e civismo, come s’incastrano in quest’epoca di conflitti e di lacerazioni sovraniste?
Una riflessione che si terrà giovedì e venerdì a Firenze e Scandicci con il convegno "La guerra è finita. Riflessioni in un mondo in conflitto", organizzato dall’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea e Spi Cgil Toscana. L’iniziativa è organizzata con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Scandicci e con il contributo di Unicoop Firenze e si articolerà su due giornate: giovedì 8 maggio allo Spazio Alfieri in via dell’Ulivo a Firenze, con inizio alle 9.30, e venerdì 9 maggio al Centro Rogers in Piazzale della Resistenza a Scandicci, con inizio alle 10.
"E’ necessario, oggi, parlare con determinazione di libertà, giustizia, democrazia e, prima di tutto, di pace – ha detto il presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea, Vannino Chiti -. Occorre guardare al passato, prendendosi cura del presente. Ottant’anni fa in Europa finiva la Seconda guerra mondiale. Dopo si sono avute crisi internazionali anche gravi ma è prevalsa la scelta di un confronto economico e ideologico, non militare. Oggi il panorama sembra cupo: tante guerre e due potenzialmente incontrollabili, quella in Europa scoppiata con l’aggressione della Russia all’Ucraina, e quella in Medio Oriente, nata dal terrorismo di Hamas contro civili israeliani e portata dal governo Netanyahu a una reazione di sterminio del popolo palestinese. Il nostro impegno non può avere incertezze. Il convegno serve ad approfondire questi temi con il contributo di accademici, esponenti della politica e delle istituzioni religiose, di rappresentanti di organizzazioni sociali".
"25 aprile, 1° maggio e 2 giugno sono la trilogia della libertà - ha detto il segretario generale dello Spi Cgil Toscana Alessio Gramolati -. Quest’anno ci è sembrato utile e doveroso, per il suo valore storico ma anche per il carattere evocativo, richiamare l’attenzione anche sull’8-9 maggio, la fine della guerra, mettendo in evidenza tutti quegli elementi di attualità che provengono da una situazione internazionale inedita e per alcuni aspetti sconfortante".
Al convegno interverranno l’ex premier Giuliano Amato, che terrà una lectio magistralis (8 mattina), il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessora regionale alle politiche della memoria Alessandra Nardini, le sindache di Firenze Sara Funaro e di Scandicci Claudia Sereni. E’ previsto anche un videomessaggio del cardinale Matteo Maria Zuppi, e l’intervento dell’abate di San Miniato al Monte Dom Bernardo Gianni.
All’iniziativa sono stati invitati anche rappresentanti del mondo accademico, e non mancheranno momenti di intrattenimento l’8 maggio alle 21 allo Spazio Alfieri si terrà un Concerto dell’Ensemble della Scuola di Musica di Fiesole, introdotto dalla sindaca di Fiesole Cristina Scaletti, mentre il 9 alle 15 ci sarà uno spettacolo conclusivo con l’attrice Daniela Morozzi e la cantautrice Letizia Fuochi, con testi di Roberto Bianchi.