REDAZIONE FIRENZE

La festa a Rifredi. Dieci anni di Slataper: "Qui nessuno è solo"

La struttura d’accoglienza ha 85 posti per chi si trova in difficoltà. E adesso è stata intitolata al senza dimora Luca Misuri.

La festa per i dieci anni del centro d’accoglienza. Ha partecipato anche la sindaca Funaro

La festa per i dieci anni del centro d’accoglienza. Ha partecipato anche la sindaca Funaro

FIRENZEDieci anni di accoglienza per famiglie in difficoltà, padri soli, madri sole, senza dimora, migranti, rifugiati politici: 449 persone sono state accolte al Centro Slataper di Rifredi. E ora il centro ha la novità dell’intitolazione a Luca Misuri, il senza dimora fiorentino morto lo scorso anno. Misuri è stato ospite del centro per cinque anni ed è riuscito a dare un’impronta molto forte al luogo: tra gli aneddoti quello del travestimento da Babbo Natale per consegnare i regali ai bambini ospiti della struttura. Nella struttura, ad ora, ci sono 85 posti. Hanno partecipato alla festa sia la sindaca Sara Funaro che l’assessore al welfare Nicola Paulesu. Al piano terra trova spazio il progetto Nemo per l’accoglienza di donne e uomini soli senza dimora, in situazioni di grave marginalità. Al primo piano e al secondo piano sono ospitati nuclei familiari completi o monogenitoriali: ogni nucleo dispone di una o più camere e condivide la cucina, la lavanderia e la sala comune. Il terzo piano è dedicato alle famiglie accolte nell’ambito del progetto Sai per rifugiati politici. Al quarto piano ci sono uffici. "Dieci anni di ascolto, incontro, solidarietà, un traguardo importante – ha detto la sindaca Funaro –. Prende il nome di Luca Misuri, storico homeless, un modo per ricordarlo e ricordare anche come il lavoro che fa ogni giorno chi è impegnato su questo fronte è così, complicato ma anche ricco di soddisfazioni, ostinato, sempre attento al valore delle persone, tutte. C’è grande professionalità ma anche passione e attenzione per gli altri da parte di tutti gli operatori, che ringrazio per il lavoro che portano avanti ogni giorno". "Il centro di accoglienza Slataper è un esempio virtuoso", ha aggiunto Paulesu. "Dedicare il nome del nostro spazio a Luca è un atto di memoria – ha spiegato Andrea Ricotti de Il Girasole – per ricordare che ogni persona ha valore, anche e soprattutto quando soffre, anche quando chiede più di quanto riesce a dare".

Niccolò Gramigni