REDAZIONE FIRENZE

Intervista a Maria Girolomoni, la "figlia del grano"

Perché avete proseguito il progetto dei vostri genitori? "Hanno dedicato la loro vita a questo lavoro e sono venuti a mancare...

Dal grano alla pasta. Realizzato da Alice Bambi

Dal grano alla pasta. Realizzato da Alice Bambi

Perché avete proseguito il progetto dei vostri genitori? "Hanno dedicato la loro vita a questo lavoro e sono venuti a mancare quando eravamo giovani. Per questo abbiamo deciso di portare avanti le loro sfide facendole nostre".

Come riuscite a essere bio e a rispettare l’ambiente? "Non usiamo prodotti chimici, solo fertilizzanti naturali e manteniamo il terreno fertile con una periodica rotazione delle colture per tutelare le proprietà della terra".

Com’è stato vincere l’EU Organic Awards? In che modo siete cresciuti dopo? "Eravamo molto emozionati. Siamo partiti dal nulla, quando ancora il marchio ’bio’ era ritenuto quasi ingannevole per il consumatore. Ci ha dato speranza e abbiamo avuto tanta visibilità, è cresciuta la nostra reputazione, ma soprattutto la fiducia in noi".

Cos’è il "Bio Tour"? "È una visita guidata al mulino e al pastificio. Poi, attraversando il bosco, arriviamo al monastero e al museo sulla civiltà contadina. Infine ci fermiamo nel refettorio del monastero per una chiacchierata coi visitatori".

Producete particolari tipi di pasta? "Molta della nostra pasta è fatta con il "Graziella Ra", recuperato da mio padre da un amico che lo aveva ricevuto in dono da un archeologo toscano che lo aveva portato dall’Egitto. L’università di Urbino lo ha analizzato e ha notato che è un grano dalle ottime proprietà nutrizionali. Stiamo realizzando un formato di pasta ’giocoso’ con una sorpresa nel pacchetto".