MANUELA PLASTINA
Cronaca

Infrastrutture, la spinta di Tiesi: "Tempi burocratici inaccettabili"

Il neo coordinatore di zona per Confindustria: "Avanti tutta con il secondo ponte sull’Arno e la terza corsia"

Bruno Tiesi è il nuovo coordinatore del Valdarno Superiore Nord per Confindustria Toscana Centro e Costa

Bruno Tiesi è il nuovo coordinatore del Valdarno Superiore Nord per Confindustria Toscana Centro e Costa

Confindustria Toscana Centro e Costa ha un nuovo coordinatore del Valdarno Superiore Nord: è Bruno Tiesi, che finora ha rivestito il ruolo di vice nel presidio. Conosce bene il territorio, essendo il presidente di Bitimec, azienda con sede nel Comune di Reggello che progetta e realizza apparecchiature altamente innovative nel settore meccanico, elettrico ed elettronico.

Tiesi, quali sono le priorità del Valdarno superiore?

"Le infrastrutture, a partire dal secondo ponte sull’Arno: è sotto gli occhi di tutti che il ponte di Matassino che non basta per il traffico ed è pericoloso anche per le manovre dei grandi Tir. Va progettato e realizzato il secondo".

Anche a Piani della Rugginosa è necessario realizzare il nuovo attraversamento.

"Sì, e con la mia azienda collocata in quella zona lo sappiamo bene. Deve essere una priorità, dato che da anni i camion dei fornitori non riescono ad arrivare fino alle ditte. È un’opera che deve realizzare autostrade, ma va accelerata al massimo".

Altre infrastrutture?

"Bisogna ultimare le casse di espansione, la terza corsia e rafforzare le infrastrutture immateriali, tra fibra e adsl, per aziende sempre più internazionali. Non possiamo più permetterci un territorio infrastrutturalmente penalizzante. Bisogna ridurre tempi burocratici inaccettabili".

In tal senso, come vanno le relazioni con le amministrazioni locali?

"Molto bene: abbiamo trovato Comuni disponibili al dialogo con cui condividiamo gli stessi obiettivi da raggiungere per il bene di tutti".

Quali i primi impegni del suo nuovo incarico?

"Ascolteremo singolarmente ogni industriale della zona per raccogliere osservazioni e problematiche di tutti e convogliarle poi in programmi comuni per migliorare le cose nel territorio. Grande attenzione poi sarà riservata ai giovani".

In che modo?

"Dobbiamo portare gli studenti degli istituti tecnici a conoscere personalmente le nostre realtà. Scopriranno quante opportunità ci sono sul loro territorio, senza dover pretendere grandi spostamenti e trasferimenti: conoscere ciò che già avviene qui e le entusiasmanti prospettive che ci sono, è sicuramente un incentivo per darsi da fare a scuola e poi nel lavoro".