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Firenze, crollo nel cantiere di via Mariti: tre indagati e sequestri nell’impresa che ha prodotto la trave

La tragedia di via Mariti: cinque morti nel crollo avvenuto nel febbraio 2024. La procura di Firenze: tragedia ascrivibile a un errore di progettazione della trave. I reati ipotizzati: omicidio colposo e lesioni colpose

Firenze, 5 febbraio 2025 – Tre indagati e sequestri nell'impresa che ha prodotto la trave che il 16 febbraio 2024 crollò nel cantiere di via Mariti a Firenze dove si stava costruendo un supermercato Esselunga e nel quale morirono cinque persone.

I soccorritori sul luogo del crollo nel cantiere Esselunga a Firenze (Foto Germogli)
I soccorritori sul luogo del crollo nel cantiere Esselunga a Firenze (Foto Germogli)

Errore di progettazione nella trave

La procura di Firenze ritiene che la tragedia “sia ascrivibile a un errore di progettazione che ha interessato in modo particolare la trave TL309-2P relativa al secondo impalcato dell’edificio in costruzione”. “Venivano calcolati in modo erraneo i carichi che la trave avrebbe dovuto sostenere e veniva inserito nel relativo progetto un quantitativo di ferro (armatura) non in grado di sostenere tali carichi”, si evidenzia nella  nota.

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Chi sono gli indagati

Gli indagati sono il direttore dei lavori strutturali all'interno del cantiere, ingegnere Marco Passaleva e l'ingegnere Carlo Melchiorre e Alfonso D'Eugenio, il primo responsabile dell'ufficio calcolo e responsabile tecnico di produzione di Rdb.Ita spa, il secondo legale rappresentante sempre della Rdf.Ita spa.

Un soccorritore calato nel cantiere Esselunga di via Mariti a Firenze (Foto Marco Mori / New Press Photo)
Un soccorritore calato nel cantiere Esselunga di via Mariti a Firenze (Foto Marco Mori / New Press Photo)

I reati ipotizzati

I reati ipotizzati per tutti sono omicidio colposo e lesioni colpose, Melchiorre anche l'ipotesi di cui all'articolo 434, crollo o altro disastro, in concorso. Lo rende noto la stessa procura. Il procedimento è stato ascritto anche a carico della Rdb.Ita nei cui confronti è stato disposto il sequestro preventivo delle aziende ad Atri.

Le cinque vittime

La notizia arriva a un anno dal disastro nel cantiere di via Mariti: la mattina del 16 febbraio 2024 una trave lunga 20 metri collassò provocando la morte di Luigi Coclite, autotrasportatore 60enne arrivato al cantiere con un camion betoniera, residente a Collesalvetti (Livorno) e degli operai Taoufik Haidar, 43 anni, Mohamed El Ferhane, 24 anni, e Bouzekri Rahimi, 56 anni, tutti marocchini e di Mohamed Toukabri, 54 anni, tunisino, che abitavano in provincia di Brescia e di Bergamo,