GIOVANNI SPANO
Cronaca

L’inchiesta sullo scooterista travolto e ucciso. Perizia psichiatrica sul pirata omicida

Dovrà valutare la sua capacità d’intendere e volere: lo ha deciso il giudice Zatini su richiesta della procura e del difensore. La famiglia dell'investitore sta pensando a una lettera per chiedere perdono

Il luogo della tragedia (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 9 febbraio 2021 - Una perizia psichiatrica per stabilire se Lorenzo Bartolini, 19 anni - il giovane che in auto ha travolto e ucciso Massimiliano Piani, 50 anni, martedì scorso in via Reginaldo Giuliani - sia capace di intendere e di volere. E di presenziare al processo. Dipenderà dall’esito della perizia, affidata al dottor Rolando Paterniti, responsabile di psichiatria forense e criminologia clinica, equipe che si occupa di diagnosi, terapia e ricerca nell’ambito dei disturbi d’interesse psicopatologico in rapporto a condizioni di rilievo medico-legale, clinico psichiatrico e giuridico. Lo ha stabilito il giudice Antonella Zatini su richiesta congiunta (sotto la forma dell’incidente probatorio, che ‘cristallizza’ le prove prima del dibattimento) del pm Benedetta Foti e del difensore di Bartolini, avvocatessa Ilaria Pinzauti.

Inizio delle operazioni peritali a breve, il 23 febbraio. La decisione del giudice è dovuta all’enormità dell’accaduto: Lorenzo ha guidato per diversi chilometri, già dalla via Sestese, andando forte, manovre azzardate, 2-3 semaforti rossi bucati. Entrato in via Giuliani, via molto trafficata, con frequenti incolonnamenti, ha sorpassato alcuni mezzi, per un tratto non breve, in semicurva, occupando la corsia opposta dove sopraggiungeva, in scooter Massimiliano Piani. L’impatto (all’altezza di "Baschera Lampadari" e di "Mondo Cucina") è stato terrificante, da non lasciare scampo. Enormità del fatto e inspiegabilità: i test immediati a Bartolini su tracce eventuali di alcol e stupefacenti (e semmai in che misura) sono negativi. Allora perché guidava da folle, senza essere inseguito a quanto risulti? In che condizioni psicofisiche è uscito di casa e si è messo al volante quella mattina? E’ o è stato sotto cura medico-farmacologica per problemi psicologici, come ventilato nell’immediatezza dei fatti?

"Domande a cui ora non c’è da rispondere – spiega l’avvocatessa Pinzauti – ogni considerazione è prematura e fuori luogo proprio in ragione della perizia che verrà".

Il giudice ha convalidato l’arresto di Bartolini, mezz’ora dopo il tremendo schianto dopo la fuga a piedi dell’indagato, caratterizzata dalle sue urla e farneticazioni: "Infedeli di m...", "bastardi" e invettive sembra contro non meglio precisati medici. Così hanno raccontato i vari testimoni che hanno incrociato Bartolini, sceso dalla Hyundai della madre, in piazza Dalmazia, viale Morgagni, via Taddeo Alderotti, via Vittorio Emanuele dove il giovane, in pieno delirio, è stato fermato da due agenti in moto della Municipale.

Disposti i domiciliari, ma il ragazzo resterà per ora nella struttura sanitaria alle Oblate. Ci sono due famiglie distrutte, quella di Massimiliano e quella di Lorenzo, il cui padre italiano, operaio, e la madre nigeriana, hanno un’altra figlia poco più piccola di Lorenzo. Li preoccupano le condizioni di salute del figlio più che gli sviluppi giudiziari. E provano sincero dolore e sconforto per la famiglia Piani. Loro intenzione è chiedere scusa e perdono, quanto prima, con una lettera.