REDAZIONE FIRENZE

Impianto eolico sul Monte Giogo: 50 incappucciati minacciano e aggrediscono ingegneri e boscaioli

Dopo l’irruzione nel cantiere hanno costretto tutti ad abbandonarlo e hanno danneggiato i macchinari

L'irruzione nel cantiere e uno dei mezzi distrutti

L'irruzione nel cantiere e uno dei mezzi distrutti

Firenze, 7 luglio 2025 – Tensione altissima sul crinale del Monte Giogo, nel territorio del Mugello, dove un gruppo di circa cinquanta persone incappucciate ha fatto irruzione nel cantiere dell'impianto eolico di Agsm Aim, costringendo ingegneri e boscaioli ad abbandonare il proprio posto di lavoro a seguito di minacce e aggressioni. I fatti si sono verificati a partire dal 2 luglio, in concomitanza con il cosiddetto "Campeggio di Lotta" annunciato da volantini affissi abusivamente dall'organizzazione "Siamo Montagna", che aveva preannunciato l'intenzione di bloccare i lavori. La società Agsm Aim aveva già reagito duramente, presentando una diffida formale e segnalando l'accaduto alla Procura di Firenze e alle forze dell'ordine. Ma le parole si sono presto trasformate in azioni violente. Secondo quanto denunciato da Agsm Aim, un gruppo di circa cinquanta individui con il volto coperto da passamontagna, accompagnati da cani si è introdotto abusivamente nell'area di cantiere. Gli aggressori hanno accerchiato i boscaioli, sequestrando le motoseghe e danneggiando i mezzi di lavoro, mentre gli operai assistevano attoniti alla scena. Poco dopo, tre ingegneri della società sono stati insultati, minacciati e spinti fuori dal cantiere in un clima di forte intimidazione. 

I mezzi distrutti nel cantiere durante l'azione di sabotaggio
I mezzi distrutti nel cantiere durante l'azione di sabotaggio

La situazione si è aggravata ulteriormente la sera successiva, quando alcuni individui si sono nuovamente infiltrati in zone più remote del cantiere. Approfittando del temporaneo allontanamento delle forze dell'ordine, i vandali hanno sabotato e danneggiato pesantemente tutti i mezzi d'opera. Agsm Aim ha sporto denuncia ai carabinieri di Borgo San Lorenzo, i quali si sono recati sul posto per documentare i gravi danni. La società ha espresso una ferma condanna per l'accaduto, esprimendo piena solidarietà agli ingegneri e ai lavoratori aggrediti. "In questi anni non ci siamo mai sottratti al confronto civile e costruttivo con le comunità locali - dichiara Agsm Aim in una nota - ma quanto accaduto è inaccettabile. Faremo tutto il possibile, in collaborazione con le autorità locali e nazionali, per garantire la sicurezza delle persone che lavorano nel cantiere e per portare a termine un progetto che è parte integrante del Piano Nazionale Energia e Clima, già dichiarato di pubblica utilità dalla Regione Toscana e dal Consiglio dei Ministri".