
Militare al consolato Usa
FIRENZEI servizi segreti avvertono: la molotov contro il consolato Usa di lungarno Vespucci è una "spia" di un pericolo più grande. "L’Italia continua a costituire oggetto di attenzione da parte della propaganda jihadista, in virtù della sua centralità nel mondo cristiano, l’impegno nella Coalizione globale anti-Daesh e la presenza, sul territorio nazionale, di luoghi simbolo della cultura e della storia occidentale": lo si legge nella relazione annuale dell’intelligence al Parlamento, presentata ieri. "Il conflitto tra Israele e Hamas - rilevano i Servizi - ha rivitalizzato la campagna mediatica sia di Daesh che di al Qaida contro l’Occidente. In tale contesto, anche l’Italia è indicata quale possibile obiettivo per la sua asserita posizione filo-israeliana. L’attentato incendiario compiuto nella notte tra il 31 gennaio e il 1 febbraio 2024 contro il Consolato statunitense di Firenze si colloca all’interno di questa cornice, confermando la presenza di rischi anche nel nostro Paese. È proseguita, inoltre, la diffusione di materiale propagandistico volto a incitare attacchi contro luoghi di culto cristiani in Italia". Per quel gesto, in sede giudiziaria, è stata esclusa l’aggravante terroristica.“Minacce“ anche dal web, in quanto la rete, prosegue la relazione, "si conferma come uno strumento fondamentale per reclutare e incitare al compimento di atti violenti anche nel nostro Paese. Ma i rischi non provengono solo dal web, come attesta la presenza o il transito, riscontrati sul territorio nazionale come in altri Paesi europei, di cittadini centro-asiatici e nord-caucasici a vario titolo legati all’Isis della provincia di Khorasan. In alcuni casi, l’ingresso in area Schengen si è verificato dopo un passaggio attraverso la Turchia e i Balcani occidentali".