
In via de’ Sassetti saccheggiata la boutique della maison francese: ammanco da 200mila euro. I ladri hanno avuto pochi secondi a disposizione, poi il fumo dell’antifurto ha riempito i locali.
di Stefano BrogioniFIRENZELa "banda del buco" ha fatto incetta di Lady Dior, la borsa dedicata alla principessa Diana che fa impazzire tutte le donne, e di altri capi di grande valore. Ma per far man bassa nella boutique della maison d’alta moda francese affacciata all’angolo tra le centralissime via degli Strozzi e via de’ Sassetti, la batteria ha studiato un colpo nei minimi dettagli, segno che chi ha colpito nella notte tra sabato e domenica nel salotto buono fiorentino, sapeva bene cosa fare.
Pochi secondi prima che una coltre di nebbia degli allarmi colmasse gli ambienti, rendendo impossibile muoversi. Ma sono comunque bastati per prendere borse, vestiti e foulard per un ammontare di duecentomila euro, secondo una prima stima.
Ma poteva andare molto peggio, visto il valore complessivo della merce presente nella boutique. Forse, è stato il massimo prelevabile nei pochi secondi di visibilità da questi “professionisti“.
Già, perché quando nel cuore della notte (le tre, circa), in via degli Strozzi, al negozio al civico 17, sono arrivati i vigili del fuoco, qualcuno pensava addirittura ad un incendio, tanto era il fumo che fuorisciva dalla boutique.
Invece no. La guardia della vigilanza privata si è subito resa conto che qualcuno era riuscito ad entrare da Dior. Sul posto, poi, è arrivata anche la direttrice del punto vendita che ieri mattina ha comunque potuto riaprire: suo il primo sommario calcolo dell’ammanco.
Nessuna spaccata alla vetrina, ma lo sfondamento di un muro. Per raggiungere infatti il cuore del negozio, i ladri si sono introdotti dal portone del civico 6 di via Sassetti, che confina con un lato del fondo che ospita la nota boutique.
Hanno capito - o hanno saputo - che oltre un portone del sottoscala soltanto un muro sottilissimo li avrebbe separati da un tesoro griffato. E così, hanno fatto.
Sono intervenute le volanti della polizia, ma si è già attivata anche la Squadra mobile, che in passato, per altro, ha già acciuffato un’altra banda, composta da serbi, che svaligiava boutique di lusso praticando un foro chirurgico sulle vetrine.
Gli inquirenti hanno già cominciato ad acquisire le telecamere del negozio e quelle del centro. Per un colpo del genere servono più uomini. Qualcuno potrebbe essersi nascosto dentro l’androne del palazzo facendosi passare come un turista. Il portone del condominio accanto, infatti, non avrebbe segni di effrazione.
E’ stata invece forzata la porta del sottoscala: un gioco da ragazzi, visto che si tratta di un accesso ad alcuni scantinati poco frequentati di un palazzo signorile.
Ma qualcuno doveva sapere che da qual punto sarebbe stato facilissimo aprirsi un varco in un’altra porta che porta direttamente dentro alla boutique Dior.
Insomma, soltanto un basista poteva sapere questi dettagli. Poi c’è l’aspetto della fuga. Un mezzo o più mezzi potrebbero essere serviti per raggiungere ed allontanarsi in fretta dal centro cittadino. Che pullula di telecamere.
Due settimane fa, sempre in centro, è stata svaligiata una gioielleria di vicolo de’ Cerchi. Anche in quell’occasione ha agito una banda di ladri, a volto coperto, entrata in azione intorno alle due di notte.
Indaga la questura. I banditi sono fuggiti su auto con targhe rubate, hanno scassinato la saracinesca della gioielleria e sono entrati portando via tutto quello che era nelle teche.