OLGA MUGNAINI
Cronaca

I giardini storici si rifanno il look. Villa Le Corti, il verde che incanta

La proprietà dei Corsini è la prima in Toscana a concludere i lavori finanziati con i fondi del Pnrr

Clotilde e Duccio Corsini nel giardino di Villa Le Corti

Clotilde e Duccio Corsini nel giardino di Villa Le Corti

I giardini di Villa Le Corti battono tutti, e aprono al pubblico lo straordinario percorso fra le siepi all’italiana, i giardini ’romantici’, il monumentale viale dei Cipressi, l’Orto e il Pomario.

La storica proprietà Le Corti nel comune di San Casciano, di Duccio e Clotilde Corsini, è la prima in Toscana a concludere i lavori finanziati con i fondi del Pnrr, attraverso il bando del Ministero della cultura.

"I fondi del Pnrr hanno permesso di accelerare un processo già in corso – ha spiegato Duccio Corsini –: dopo aver restaurato la cantina e il frantoio, rinnovato i vigneti e parte degli oliveti, e ancora trasferito l’archivio di Palazzo Corsini sul Lungarno, restava da metter mano ai giardini".

"Sono ben dodici tra Firenze Prato e Pistoia i parchi e giardini sia pubblici che privati a cui sono andati quasi 18 milioni del Pnrr, per interventi di restauro del verde e dell’architettura dei giardini – ha detto la soprintendente Antonella Ranaldi –. La condizione d’accesso ai finanziamenti, ben 129 in tutta Italia, era che fossero tutelati. Inoltre l’iter ha previsto una convenzione con la Soprintendenza di dieci anni finalizzata all’apertura al pubblico. L’operazione è andata benissimo, rispettando i tempi. I giardini di Villa Le Corti a San Casciano sono i primi ad inaugurarsi dopo i restauri. Ma anche gli altri seguono a ruota: La Quiete, Careggi, Gamberaia a Firenze, Celle a Pistoia, Guicciardini Salviati a Sesto. Un calendario denso di inaugurazioni tra fine maggio e giugno".

L’apertura dei giardini delle Corti è stata anche l’occasione per parlare di strategie di sviluppo e gestione, anche attraverso una rete fra proprietari, per promuovere le visite e la manutenzione nel tempo.

"Le Corti è casa nostra dal 1992 – racconta Clotilde Corsini –. Dopo quasi un secolo di abbandono abbiamo rotto l’incantesimo che aveva fermato il tempo e con esso la vita quotidiana della villa. Ci è parso chiaro fin da subito che questo luogo ci mostrava un nuovo progetto di vita".

L’intero complesso fu progettato alla fine del ’500 da Santi di Tito. Nella seconda metà del 1600, Filippo Corsini incaricò l’architetto Giovan Battista Foggini di progettare un nuovo ingresso monumentale alla tenuta: il Viale dei Cipressi detto ‘il Viottolone’. Mentre alla fine dell’800 fu Don Tommaso, seguendo la moda del tempo, a realizzare i due grandi Giardini Romantici ai lati del Viale.

I giardini sono visitabili accompagnati dall’audio guida. È possibile abbinare la visita alle cantine. Tutte le informazioni su www.villalecorti.com