Gkn, in 3500 in piazza a Firenze. Nardella: "Draghi intervenga" / VIDEO / FOTO

Manifestazione nel centro della città: da piazza Signoria a piazza Pitti

Un momento della manifestazione  (Marco Mori/New

Un momento della manifestazione (Marco Mori/New

Firenze, 11 agosto 2021 - La vertenza della Gkn di Campi Bisenzio approda in piazza della Signoria. I lavoratori dello stabilimento di viale Fratelli Cervi di Campi, in presidio permanente dallo scorso 9 luglio - dopo l'annuncio con una mail da parte della proprietà di chiudere la fabbrica e licenziare tutti - invadono il centro di Firenze al grido di "Insorgiamo".

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Sono circa 3mila 500 i manifestanti e da piazza Signoria sono salite le note di "Bella Ciao". In piazza della Signoria sono intervenuti il sindaco di Firenze, Dario Nardella , il vicesindaco di Campi Bisenzio Giovanni di Fede, Dario Salvetti (rsu di Gkn) e Adelmo Cervi, figlio di Aldo che fu uno dei sette fratelli Cervi trucidati dai fascisti nel 1943.

"Abbiamo scelto una data storica, quella della Liberazione, l'11 agosto - ha detto Dario Salvetti, membro della Rsu - perché non è un atto singolo, ma un processo che deve prendere nuove forme. Noi vinciamo se siamo tutti in questa lotta". Salvetti prosegue: "Il Governo ha proposto all'azienda 13 settimane di cassa integrazione ordinaria ma noi crediamo che l'azienda non abbia nessuna intenzione di accettarla, perché questa cig, di fatto, ritira i licenziamenti e darebbe ossigeno alla lotta e a nuove soluzioni. Ma dobbiamo anche dire, onestamente, che questa proposta è insufficiente e contraddittoria nella bocca del nostro Governo. Innanzitutto sarebbe una cig ancora una volta pagata dai soldi pubblici - spiega Salvetti - troviamo contraddittorio che si polemizzi con le aziende che prendono aiuti pubblici e poi si continua a darglieli ma in altro modo. La prima e' principale sanzione a Melrose e' tenerci oggi a busta paga, costringerli a ritirare i licenziamenti, se necessario anche con la decretazione d'urgenza, e rendere indisponibile lo stabilimento di Campi Bisenzio".

"Torniamo a chiedere al presidente del Consiglio Draghi con la sua autorevolezza di prendere in mano la situazione Gkn, perché per le sue caratteristiche può rappresentare un precedente grave e pericoloso», ha detto Nardella. «Le lavoratrici e i  lavoratori protestano con giuste ragioni - ha affermato il sindaco - per un licenziamento incomprensibile e inaccettabile. Noi non possiamo che sposare questa causa chiedendo al governo il massimo impegno per interrompere la procedura di licenziamento». Inoltre, ha aggiunto il sindaco, «mi pongo anche un interrogativo: visto che tutti i fondi pensione e i fondi assicurativi, che sono in qualche modo collegati al mercato finanziario, nell'ambito del quale si alimenta il fondo Melrose, hanno dei protocolli molto rigidi dal punto di vista dell'etica, come è possibile che nessuno dica niente? I risparmiatori, i fondi finanziari collegati a Melrose, perché non dicono niente? Chi sono? Quali sono questi fondi? Bisogna dirlo perché c'è anche un'etica sociale rispetto alla quale il fondo Melrose e chi lo alimenta devono rispondere. Io non penso che ci siano risparmiatori felici di sapere che i loro soldi vanno a finire in fondi che avallano operazioni con licenziamenti collettivi ingiustificati, chiusure di fabbriche, crisi sociali. Quindi tiriamo fuori i nomi, denunciamo questa situazione".

La manifestazione, organizzata dalle tute blu insieme all'Anpi, nel giorno del 77esimo anniversario della Liberazione di Firenze, è partita dal cuore della città: piazza della Signoria. Ma per i lavoratori c'è stato un pre-corteo: quello di moto e motorini arrivati da Campi sventolando bandiere per tutto il tragitto. In centro a Firenze, nonostante l'afa e le ferie, in tanti si sono dati appuntamento per sostenere la vertenza Gkn, per una "nuova insurrezione" dicono le Rsu dell'azienda.

"Abbiamo difeso le fabbriche dai tedeschi, oggi siamo a difendere le fabbriche dai fondi che pensano che le persone siano cose" fanno sapere i delegati Anpi. E la grande solidarietà dei partigiani nei confronti dei lavoratori ha avuto come momento clou la presenza di Adelmo Cervi al presidio Gkn, durante il turno di notte del 10 agosto.

"Ora siamo veramente in via Fratelli Cervi. E da qua non ce ne andiamo" fanno sapere dal Collettivo di Fabbrica. Dopo i discorsi iniziali in piazza Signoria, il corteo pacifico e ordinato con bandiere, striscioni, fischietti, bonghi, fumogeni colorati e una rabbia di chi non ci sta a perdere il lavoro senza un vero motivo, si sposta verso il Lungarno. In cima al serpentone i dipendenti Gkn, la brigata di sfondamento sonoro Snupo e a seguire altri lavoratori, volti istituzionali (tra cui il vicesindaco di Campi Giovanni Di Fede), rappresentanti sindacali e tanta gente comune.

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La prima tappa è Ponte Santa Trinita, quindi Borgo San Frediano per poi arrivare in piazza della Calza e, quindi, concludersi in piazza Pitti. La serata fiorentina è molto calda ma la rabbia dei lavoratori resta "lucida". "Se tutto il mondo è per la chiusura di Gkn Firenze, noi proveremo a cambiare il mondo" ricorda Dario Salvetti della Rsu. A poche ore dall'inizio del corteo fiorentino, da Roma sono arrivati segnali di fumo. "Le interlocuzioni tra la viceministra allo Sviluppo economico, Alessandra Todde e l’azienda vanno avanti. L’apertura sostanziale che c’è stata allo scorso tavolo ha permesso di avviare un importante confronto con le parti che ci auguriamo porti in tempi brevi a dare delle risposte al territorio e ai lavoratori" si apprende dallo staff della viceministra.

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