
Festa della Liberazione a Firenze (foto Gianluca Moggi/New Pressphoto)
Firenze, 11 agosto - Liberazione di Firenze dal nazifascismo e difesa del lavoro al centro delle celebrazioni in piazza Signoria. L’11 agosto segna il 77° anniversario della Liberazione di Firenze. La giornata si è aperta coi rintocchi della Martinella. Il suono della campana della Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio, che l’11 agosto 1944 annunciò alla città il ritorno alla libertà e alla democrazia.
A seguire, alle 9 a Palazzo Vecchio, in via dei Gondi, è stata deposta una corona di alloro alla lapide dettata da Piero Calamandrei a ricordo della Liberazione, mentre alle 10 in piazza dell’Unità italiana, con l’organizzazione e il coordinamento a cura dell’Istituto geografico militare, ente dell’Esercito italiano, in collaborazione con il Comune di Firenze, c'è stata la deposizione di una corona di alloro da parte delle autorità civili, religiose e militari al monumento ai caduti di tutte le guerre.
Nel rispetto delle normative anti Covid, anche quest’anno non c'è stato il corteo verso piazza della Signoria. A seguire, sull’arengario di Palazzo Vecchio, le celebrazioni ufficiali alla presenza, tra gli altri, del sindaco Dario Nardella, di un rappresentante della Gkn, a sottolineare quanto il tema del lavoro sia cruciale in questi difficilissimi tempi, la presidente dell’Anpi Firenze Vania Bagni e i sindaci di alcuni Comuni, che sono stati teatro delle stragi nazifasciste: hanno preso la parola i primi cittadini di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti, di Marzabotto Valentina Cuppi, di Stazzema Maurizio Verona e di Monsummano Terme Simona De Caro. Le celebrazioni si sono concluse con lo squillo delle Chiarine e la riproduzione del canto popolare ‘Bella ciao’.