
Allagamenti: scatta la prevenzione
Con l’estate, è tempo di messa in sicurezza per i fossi tombati. L’amministrazione scandiccese, puntando su una serie di lavori di somma urgenza che derivano dalla variazione di bilancio approvata recentemente, è al lavoro per il ripristino di via di Triozzi, danneggiata a seguito degli eventi metereologici straordinari del marzo scorso. Il cantiere più importante, in questo caso, e soprattutto in questi giorni di secca, è quello per la riparazione di un tratto del tombamento del Ghindossoli. Proprio in questi giorni si è conclusa la prima parte di intervento, che prevedeva la ripulitura totale della parte sotterranea dai detriti. Alla fine, i lavori costeranno mezzo milione di euro. Il Ghindossoli è una vecchia conoscenza dei tecnici di protezione civile perché, in caso di esondazione, finisce sul tracciato dell’A1 all’altezza del quartiere di Vingone, di fatto tagliando in due l’Italia fin quando le sue acque non si sono ritirate.
Sempre durante l’ultima ondata di maltempo, la piena del fosso, gonfiandosi sotto la carreggiata di via di Triozzi, ha generato varie lesioni, il sollevamento del manto stradale e l’allagamento delle zone circostanti. Il risultato sono stati disagi per una parte significativa della popolazione del territorio, con danni anche economici. La riparazione del tratto tombato del Ghindossoli (si tratta di circa 150 metri) fino all’immissione nel Vingone, è stata preceduta dall’accertamento delle strutture sotterranee e della fondazione della strada per verificare che la piena non abbia prodotto un’erosione tale da pregiudicare la stabilità della via e quella delle abitazioni circostanti.