Firenze, turista morto nella basilica di Santa Croce, tutti assolti

Daniel Testor Schnell fu colpito da un frammento di pietra distaccatosi da una navata della basilica

I soccorsi in Santa Croce e nel riquadro la vittima

I soccorsi in Santa Croce e nel riquadro la vittima

Firenze, 18 aprile 2023 – Il tribunale di Firenze ha assolto tutti gli imputati per la morte del turista spagnolo Daniel Testor Schnell, colpito da un frammento di pietra distaccatosi da una navata della basilica di Santa Croce, a Firenze.

L’incidente

L'incidente avvenne nell'ottobre del 2017. Il turista stava visitando la chiesa assieme alla moglie. A processo erano finite varie figure dell'Opera di Santa Croce: erano accusate di non aver fatto un adeguato controllo e monitoraggio al complesso monumentale. Soddisfazione dei legali, Bisori, Zurli e Valignani, dopo la lettura del dispositivo: "Era stato fatto tutto quello che era possibile fare, anche in termini economici".

Gli imputati 

Gli imputati erano l'allora presidente dell'Opera di Santa Croce Irene Sanesi, il presidente che l'aveva preceduta nell'incarico Stefania Fuscagni, il segretario generale Giuseppe De Micheli e il tecnico responsabile Marco Pancani. Il pm Benedetta Foti aveva chiesto la condanna per tutti per omicidio colposo, 9 mesi per Irene Sanesi, 1 anno per Stefania Fuscagni, 1 anno e 6 mesi per il segretario generale Giuseppe De Micheli e per il tecnico responsabile Marco Pancani. La famiglia del turista deceduto non si era costituita parte civile dopo un risarcimento di 2 milioni e 250.000 euro avuto dopo la fine delle indagini.

L’Opera di Santa Croce 

"L'Opera di Santa Croce esprime soddisfazione afferma in una nota - per aver visto riconosciuto il valore del proprio impegno per la tutela del complesso monumentale. L'Ente ha posto la massima fiducia nell'accertamento della verità, garantendo all'autorità giudiziaria piena collaborazione e trasparenza. Il giudizio di oggi conferma la correttezza di chi ha agito, nei vari ruoli, per la cura del patrimonio di Santa Croce e riconosce la rilevanza dell'attività sempre proficua dell'Opera".

L'Ente aggiunge di essere "sempre rimasto fedele alla missione secolare di tutelare e condividere il valore del prezioso complesso monumentale che costituisce un patrimonio dell'umanità intera. Questo compito continua a essere svolto ancora oggi con la massima cura, indicando, attraverso specifiche direttive, gli obiettivi da raggiungere e assegnando per la loro realizzazione ingenti risorse economiche, in conformità alle disposizioni per la tutela e conservazione di volta in volta indicate dalla Soprintendenza competente. Coerentemente con la sua missione di cura, negli ultimi venti anni, l'ente ha scelto di impegnare per la manutenzione ordinaria e straordinaria rilevanti risorse, intervenendo su un'area di circa 12 mila metri quadrati dove vengono custodite ben 4000 opere d'arte. Sono stati realizzati ampi e diffusi interventi che hanno interessato il vasto patrimonio architettonico e artistico, sempre agendo in stretta collaborazione, sotto il diretto controllo delle Soprintendenze competenti. L'incidente - conclude l'opera - avvenuto nell'ottobre 2017 all'interno della basilica e' stato e resta un tragico evento assolutamente imprevedibile, l'Opera di Santa Croce non puo' che rinnovare anche in questa occasione la sua profonda e sincera vicinanza alla famiglia Daniel Testor Schnell condividendone il grande dolore".

L’ex presidente dell’Opera di Santa Croce, Irene Sanesi, dal canto suo commenta: “Grande la soddisfazione per una sentenza che rende giustizia all’impegno dell’Opera di Santa Croce e di chi l’ha guidata privilegiando sempre la cura attenta del complesso monumentale, un patrimonio straordinario, luogo di accoglienza per visitatori che provengono da tutto il mondo. Il mio pensiero continua ad andare alla famiglia di Daniel Testor Schnell ed è vivo il dolore per quanto accaduto. La struttura dell’Opera ha dimostrato una compattezza e una tenuta straordinaria nel corso di questi anni che sono stati per me un supporto professionale ed umano insostituibile e a tutti loro va il mio più sentito ringraziamento”.

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