MARCO VICHI
Cronaca

Firenze sporca? Cosa insegnano le piccole cose

Marco

Vichi

Qualche settimana fa, quando ancora si poteva circolare, sono andato a Rifredi alla libreria Florida per firmare un po’ di copie dell’ultimo libro, e quando sono uscito, attraversando le rotaie della tramvia, ho visto con la coda dell’occhio un uomo con una scopa in mano che toglieva delle cicche di sigaretta dai binari, che per il resto erano più puliti dei marciapiedi. Per mezzo secondo, prima di alzare lo sguardo, ho pensato: guarda un po’ che cittadino zelante, che bravo volontario, un uomo che dedica un po’ del suo tempo a tenere pulito il proprio quartiere… E invece no, era un impiegato del Comune, con tanto di tuta, che svolgeva il suo lavoro. È già da molto tempo che mi sono accorto di quanto Firenze sia molto più pulita di prima, ma la vista di quell’inserviente che toglieva le cicche dalle rotaie mi ha davvero stupito. Eppure c’è ancora chi dice: "Firenze è sporca!" Ma sono frasi buttate lì, come "governo ladro" quando piove. Parlare male di chi ci governa è un’abitudine, quasi un’attitudine, forse un modo per affermare "a me non mi si frega!" Un amico che vive in piazza Nazario Sauro mi ha detto che sotto casa sua puliscono la strada almeno tre volte al giorno. Anche camminando nel centro, di mezzi con le spazzole ne vediamo in continuazione… Ma no, Firenze è sporca, deve essere sporca, sennò come faccio a lamentarmi? Be’, io sì che mi lamento: c’è ancora chi butta le carte e le bottiglie e i fazzolettini per la strada, c’è chi si libera delle mascherine, e c’è chi fuma e butta la cicca per la strada, cosa che non farebbe mai nel proprio giardino. Eppure esistono posacenere portatili, facili da usare… Cosa ci vorrebbe? La civiltà di un cittadino si vede anche da cosa butta per la strada. Il comportamento di tutti i giorni, il modo di comportarsi nelle "piccole cose" quotidiane, rivela una visione del mondo più di quel che si fa nei momenti più importanti, dove si scelgono gli atteggiamenti "giusti" per cercare di fare bella figura. Lo dico sempre: Hitler accarezzava i bambini.