“Fiorentina-Juve non si doveva giocare”. Da Galli a Saccardi, i politici disertano lo stadio

Un coro unanime per esprimere dissenso contro la decisione di far disputare la gara del Franchi

I tifosi della Fiorentina erano contrari a far disputare la gara con la Juve

I tifosi della Fiorentina erano contrari a far disputare la gara con la Juve

Firenze, 5 novembre 2023 – Fiorentina-Juventus non si doveva giocare. E per questo molti politici di destra e di sinistra si schierano contro la decisione di far disputare la sfida del Franchi e al tempo stesso annunciano che non saranno alla partita. “Fiorentina-Juventus doveva essere rinviata per rispetto delle persone decedute a causa del maltempo e per non distogliere Forze dell’Ordine impegnate a soccorrere gli alluvionati. Per Giani poteva non essere una priorità ma doveva ugualmente appoggiare la richiesta di stop venuta dai tifosi.”. Lo dice Giovanni Galli, consigliere regionale della Lega ma anche ex calciatore.

“Oggi non andrò allo stadio. Anche se per noi tifosi Viola questa non è una partita come tutte le altre, penso che in questa situazione non si dovesse giocare. A Campi, realtà che ben conosco, ci sono molte famiglie con la casa invasa dall'acqua da 3 giorni. Fango e acqua ovunque. Si sono fermate, giustamente, le competizioni sportive regionali e provinciali, la tifoseria Viola è in gran parte impegnata nei luoghi del disastro a dare man forte alla cittadinanza. Mi auguro che anche la partita di stasera venga sospesa. Sarebbe la scelta più giusta in un momento come questo”, scrive sui social la vicepresidente regionale Stefania Saccardi.

Sulla questione interviene anche il sindaco di Campi Bisenzio, Francesco Casini. “Stasera si gioca Fiorentina-Juventus. Una delle partite più importanti della stagione a Firenze. Io non sarò allo stadio. Non reputo giusta la scelta della Lega di giocare sempre e comunque. Nonostante ancora troppa gente sia in difficoltà ad una sola manciata di chilometri dal Franchi. Troppe persone ancora in difficoltà e troppe ancora le necessità perché un evento calcistico possa svolgersi con la giusta serenità, con il clima di festa che merita. Ma soprattutto troppi ancora i bisogni del territorio e della cittadinanza per impegnare polizia, carabinieri, soccorritori allo stadio. I mezzi servono a Campi Bisenzio non a Campo di Marte. Anche i club erano disponibili al rinvio. Poteva e doveva essere presa posizione in modo netto”