
Sara Funaro, sindaca di Firenze
Dallo scontro politico al tribunale. Il centrodestra (eccetto Forza Italia) ha mantenuto la promessa depositando di buon mattino un esposto alla Procura della Repubblica di Firenze in merito ai finanziamenti della campagna elettorale dell’ex sindaco Dario Nardella e dell’attuale inquilina di Palazzo Vecchio Sara Funaro. Del resto per i consiglieri Alessandro Draghi (FdI), Paolo Bambagioni, Eike Schmidt e Massimo Sabatini (Lista Schmidt) e Guglielmo Mossuto (capogruppo Lega), firmatari dell’esposto, non si tratta più solo di un problema di "mera inopportunità politica". Adesso, sottolineano, "rimettiamo alla Procura l’accertamento di fatti eventualmente rilevanti sotto il profilo penale, con un sistema di potere che si incardina intorno a posti, incarichi e carrierismo politico in un clima di reciprocità di appoggi".
Qui il passaggio accusatorio più duro: "Scorrendo carte e nomi – sostengono i firmatari dell’esposto –, abbiamo trovato il ripetersi di connessioni con gli incarichi, con le nomine, con i permessi, con le concessioni e con altri fatti che si decidono in Comune. Non una, non due, ma decine di volte. Troppe per non chiedere a chi è preposto alle dovute verifiche di controllare la regolarità secondo le leggi vigenti". Addirittura Bambagioni, che è anche presidente della Commissione Controllo, rispolvera la ‘questione morale’ cara al Pci: "Questo esposto è una netta condanna politica rispetto a un sistema che si è venuto a formare a Firenze, complice l’assenza della naturale alternanza. È l’esito di un potere che si sente intoccabile. Il Partito Democratico è il più ricco: ha ricevuto 10 milioni dal 2×1000. Se la dirigenza fosse stata coerente, avrebbe dirottato 250 mila euro alla aspirante sindaco Sara Funaro per sostenere le sue spese, evitando così di ricevere soldi da privati o da persone che hanno, e rivendicano, interessi. Solo così sarebbe stata più coerente, libera, trasparente. Che fine ha fatto la presunta superiorità morale?".
Inscalfibili i due diretti interessati, anche se sia Funaro che Nardella sono pronti ad agire per vie legali. "Lo ribadisco – afferma perentoria Funaro –, io sono tranquilla. Abbiamo fatto tutto in maniera trasparente. Rispetto a questo, non ho altri commenti da fare". Idem per l’europarlamentare Pd: "Sono assolutamente tranquillo sulla questione relativa al finanziamento della mia campagna elettorale dato che è stata rispettata ogni norma. Ho già chiesto ai miei legali di verificare il profilo diffamatorio delle dichiarazioni rese dai consiglieri di centrodestra perché infondate".
Da sinistra, decisa e ampia la levata di scudi a difesa dei dem. Per il deputato fiorentino Federico Gianassi "dalla destra contro Funaro e Nardella solo demagogia spicciola: hanno perso le elezioni e non sanno accettare il giudizio impietoso dei fiorentini nei loro confronti". "Sconcerto e amarezza", il sentiment dei consiglieri dem di maggioranza Milani, Innocenti e Balli: "Si parla di un sistema di potere in città gestito dal Pd. Reputiamo queste accuse molto gravi, a nostro avviso, solo strumentali; le opposizioni di destra anziché affrontare con serietà il dibattito politico e confrontarsi in aula sui temi che davvero interessano i cittadini di Firenze, hanno preferito costruire, al riguardo, un autentico caso mediatico. Non hanno idee e visione per la città, perdono le elezioni ma pretendono di sovvertire il voto dei cittadini con questi mezzi infami. Esprimiamo, quindi, piena solidarietà alla sindaca Funaro e all’onorevole Nardella e confidiamo che l’autorità giudiziaria saprà fare chiarezza al riguardo respingendo tutte le contestazioni che sono state rivolte ad entrambi".
Francesco Ingardia