BARBARA BERTI
Cronaca

Ferragosto ai Gigli: "Migliaia di visitatori". Ma sindacati soddisfatti: "Bene lo sciopero"

La direzione del centro: "Il nostro valore più grande è l’insieme delle persone". Cinque negozi restano chiusi, in arrivo sanzioni. "La battaglia continua".

L’interno del centro commerciale nella mattinata di Ferragosto

L’interno del centro commerciale nella mattinata di Ferragosto

Un bonus sulla Gift Card da 25 euro (per una spesa minima di 75 euro) ma anche dieci punti extra sulla Gigli Pass, oltre che l’aria condizionata gratis. La pubblicità ha corso veloce soprattutto sui social network ma il pienone non c’è stato mentre, invece, alta è stata l’adesione allo sciopero. È questo il bilancio del contestato Ferragosto al centro commerciale I Gigli di Campi Bisenzio.

"Contro questa insensata apertura in una festività, avevamo proclamato uno sciopero che ha visto una buona adesione (alcuni negozi sono rimasti chiusi) nonostante i tentativi di boicottaggio aziendali" fanno sapere Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs in una nota congiunta dove segnalano anche la presenza di pochi visitatori. Di tutt’altro avviso la direzione della struttura che, sempre con una nota, sottolinea come I Gigli si siano confermati "un punto di riferimento per il territorio, offrendo un servizio ai tanti che hanno scelto di trascorrere il proprio tempo libero in compagnia di familiari e amici all’interno del centro commerciale". Sulle presenze, però, non vengono rilasciati dati precisi: "Molte migliaia di visitatori" si limita a dire la direttrice Saviola Chesi ringraziando "chi ha scelto di essere con noi il 15 agosto, riconoscendo ne I Gigli non solo un centro commerciale, ma un luogo al quale sentirsi appartenenti".

Sulle aperture festive, per i sindacati confederale, va rivista la normativa. "Ai Gigli, su 140 operatori, cinque hanno scelto di tenere il bandone giù. In alcune medio-piccole attività i dipendenti si sono messi d’accordo per restare aperti e non far incorrere il titolare in salate sanzioni visto che il regolamento interno le prevede nel caso in cui un negozio rimane chiuso nei giorni d’apertura del centro che quest’anno saranno ben 362" spiega Maurizio Magi, segretario della Filcams Cgil. "I tentativi di boicottaggio da parte della struttura hanno assunto anche altre forme: dal licenziamento di una delegata sindacale che si è consumato nei giorni precedenti il Ferragosto, alle richieste preventive e intimidatorie di adesione o meno allo sciopero, a promesse premiali una tantum ai lavoratori non si sa in quale forma. Un boicottaggio che stiamo valutando in termini giudiziali" ricordano i sindacati. "Ma la grande solidarietà delle associazioni, delle istituzioni e pure dei consumatori rafforza la battaglia che è soprattutto culturale: la festa non si svende" conclude Magi.