
Gli eventi promossi a Firenze per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali
Firenze, 27 maggio 2025 - Disarmare le parole è una strada maestra per superare quella dissociazione tra politica ed etica che ha investito in modo preoccupante, pericoloso e "deregolato" il mondo dei media senza codice deontologico e i social. Non sembra proprio che mitezza e speranza siano l'impugnatura e l'inchiostro della penna con cui si dice di volere comunicare, ma questo è proprio il tema che fa da filo conduttore tra il Messaggio di Papa Francesco dettato il 24 gennaio nella Festa di San Francesco di Sales ed il primo discorso di Papa Leone XIV agli operatori dei media. Per entrambi si tratta di di “disarmare la comunicazione” e “purificarla da ogni aggressività”.
“Disarmare le parole per disarmare la Terra e raggiungere a tutti i costi la Pace” è la raccomandazione del nuovo pontefice che invita a “non cedere mai alla mediocrità”, a promuovere con coraggio una comunicazione che sia capace di fare uscire tutti dalla “torre di Babele”, dalla confusione di linguaggi spesso ideologici o faziosi.
Domenica è la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali e a Firenze, alle 10.30, l'arcivescovo Gherardo Gambelli celebrerà la messa per i giornalisti e gli scrittori. Sono promossi anche due eventi collaterali: martedì 27 maggio, alle 17.30, nella Sala Capitolare del Convento di Santo Spirito, Antonio Lovascio e Antonella Maraviglia proporranno un viaggio con i “profeti e seminatori di speranza nel cattolicesimo fiorentino del Novecento”. Antonio Lovascio, direttore dell'Ufficio comunicazioni sociali, spiega che saranno ricordati, insieme alle figure storiche della Chiesa fiorentina, uomini di cultura e spiritualità, educatori cattolici, ma anche realtà, riviste e strumenti di comunicazione che sono stati nel tempo veri e propri cenacoli.
Fino al 29 maggio nel chiostro di Santo Spirito allestita una mostra di libri e una esposizione filatelica curata da Fabrizio Fabbrini, dedicata a personaggi come Giorgio La Pira, don Lorenzo Milani, Giovanni Papini, Piero Bargellini, Papa Francesco e Sant’Agostino.
Anche la settima arte è coinvolta. Per il ciclo Il Cinema celebra il Giubileo, venerdì 30 maggio alle ore 21 al cinema Sala Esse di Firenze (in via del Ghirlandaio, 38) verrà proiettato, su iniziativa di Acec Toscana con l'Arcidiocesi e l'Istituto salesiano di Firenze, il film Amerikatsi di Michael A. Goorjian, sul tema della speranza: il mondo visto da una finestra, dietro la quale è recluso un cittadino americano di origine armena rientrato in Oriente nel '48. Ad introdurre il film sarà don Andrea Bigalli. Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.