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Carcere, Pantagruel ai candidati alle Regionali: “Non dimenticatevi dei detenuti"

L’associazione che opera a Sollicciano, l'ultima morte in cella e la drammatica situazione delle carceri toscane: “Sovraffollamento, fatiscenza delle strutture, carenze sanitarie e di personale”

Il carcere di Sollicciano

Il carcere di Sollicciano

Firenze, 8 settembre 2025. “Non dimenticatevi del carcere e delle persone che lo abitano”. È l’appello che l’associazione Pantagruel, impegnata con attività di volontariato nella casa circondariale di Sollicciano, rivolge a candidate e candidati alle elezioni regionali toscane in programma il 12 e 13 ottobre. "A rendere ancora più urgente un'approfondita riflessione pubblica sul tema delle carceri - spiegano dall'associazione - è l’ennesima tragedia avvenuta sabato scorso a Sollicciano, dove una ragazza di appena 26 anni si è tolta la vita in cella. Era una giovane donna romena che viveva per strada: una vita fragile, difficile, segnata dall’esclusione e dal pregiudizio, fino a diventare 'il colpevole perfetto'. La sua morte riporta con forza all’attenzione pubblica l’emergenza delle carceri toscane e italiane".

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Nella lettera ai candidati, i volontari di Pantagruel ricordano che "il carcere è parte della nostra comunità e riguarda anche chi ne resta fuori: detenuti, agenti, personale sanitario, operatori e cittadini sono tutti coinvolti”. E ricordano la drammatica situazione del mondo carcerario italiano: “60 suicidi dall’inizio dell’anno, sovraffollamento, strutture fatiscenti, difficoltà nel garantire attività trattamentali, carenze di personale e mancanza di coordinamento tra i diversi enti responsabili del funzionamento delle carceri”.

“Nelle prigioni italiane non alberga la dignità – scrivono ancora i volontari – e la situazione in Toscana non è certo diversa da quella del resto d’Italia. Già nel 2013, ad esempio, si parlava di Sollicciano come un carcere moribondo e pensiamo che anche le altre strutture carcerarie non godano di ottima salute. Ancora oggi però è sempre in vita ma fa sempre più fatica a respirare”. “Fra le proprie competenze – ricordano da Pantagruel – la Regione Toscana ha la gestione della sanità penitenziaria, garantendo i Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria e l’intervento sulle tossicodipendenze all’interno del sistema carcerario regionale, in collaborazione con le Asl e l’amministrazione penitenziaria, supporto ai progetti di reinserimento dei detenuti oltre alla figura prevista da organigramma del garante regionale dei detenuti”. “E’ su questi temi – dicono i volontari rivolgendosi ai candidati alle elezioni regionali – che desidereremmo confrontarci con voi, mettere a fattore comune le nostre esperienze, cercare soluzioni, come cittadini e elettori vorremmo sapere quello che ritenete di poter fare su questi temi”. “La sicurezza dei cittadini – conclude Pantagruel – passa anche attraverso una corretta gestione del percorso dei detenuti: ridurre la recidiva significa migliorare la società intera. Ma questo può avvenire solo se chi vive e lavora dentro le carceri lo fa in un luogo decoroso e salubre, e non in strutture decadenti e invivibili”.