MANUELA PLASTINA
Cronaca

Ofelia è salva: la bassottina massacrata a calci è fuori pericolo e ha trovato casa

La bassottina ridotta in fin di vita dal padrone che l'ha presa a calci a Figline, è fuori pericolo. Sarà accolta dalla famiglia in cui è nata 12 anni fa. Ritroverà anche la mamma (16 anni) e il fratellino Ciak

Figline e Incisa Valdarno (Firenze), 21 luglio 2025 – La bassottina Ofelia è salva e ha trovato casa. Anzi, l’ha ri-trovata: tornerà a vivere là dove è nata 12 anni fa. Ritroverà i suoi primi padroni umani, che l’hanno fatta nascere e l’hanno accudita per i primi mesi fino all’adozione. Ma ritroverà anche suo fratello della stessa cucciolata, Ciak, e addirittura la mamma che, pur avendo 16 anni (un’età importante per un cagnolino) gode di ottima salute.

Due notizie davvero meravigliose per la bassottina che ha riportato gravissime lesioni dopo essere stata presa a calci dal suo padrone in un appartamento di centro di Figline una ventina di giorni fa.

La cagnolina è stata letteralmente strappata dai piedi del trentenne dalla fidanzata di lui e da un amico, presenti in quel momento nell’appartamento. Portata via dai carabinieri di Figline, affidata ad Enpa Valdarno e da loro a una clinica veterinaria, è stata operata d’urgenza. Al momento dell'arrivo in clinica aveva una contusione polmonare e contusioni addominali, un’emorragia toracica, svariati ematomi, era in ipotermia e presentava un collasso e una lieve insufficienza renale oltre a dolori diffusi in tutto il corpo.

Ofelia, la bassottina presa a calci dal padrone, con la magliettina post operatoria
Ofelia, la bassottina presa a calci dal padrone, con la magliettina post operatoria

Era difficile ipotizzare che ce l’avrebbe fatta. E invece grazie a una forza incredibile, alle cure amorevoli dei veterinari e dei volontari Enpa e una solidarietà collettiva, passetto dopo passetto ce l’ha fatta. In tanti hanno espresso la volontà di adottarla, una volta uscita dalla clinica. Tra questi anche la sua prima padrona, che l’ha riconosciuta nei racconti della violenza subita e si è resta disponibile ad accoglierla di nuovo.

Ofelia torna a casa, in quella giusta, quella che la amerà, tra le braccia di chi le vuole bene e accanto a fratello e mamma. Il suo aggressore, portato dapprima in ospedale, ora è stato denunciato per violenza contro animali. Andrà a processo. La nuova normativa entrata in vigore il 1° luglio 2025 prevede pene più severe per i reati di maltrattamento e uccisione di animali con reclusione fino a 5 anni nei casi più gravi, multe salate e l’interdizione temporanea o definitiva dalla custodia di animali.

Sul caso era intervenuta anche l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, sostenendo che con la legge che porta il suo nome “è finito il tempo dell’impunità: il colpevole colto in flagranza di reato è stato identificato e verrà processato. La storia della povera bassottina di 12 anni, è una di quelle che stringono il cuore e non si possono più accettare. Con la Legge Brambilla, una norma per cui mi batto da 4 legislature e che l’Italia attende da 20 anni – aveva ricordato la parlamentare – tutti i reati diventano procedibili d’ufficio, motivo per cui i carabinieri hanno già denunciato l’uomo alla procura e noi ci siamo uniti. Al processo ci batteremo per chiedere una rigida applicazione delle nuove norme che, nei casi di maltrattamento, prevedono una pena fino a 2 anni di reclusione sempre congiunta a una multa fino a 30mila euro". La Leidaa (Lega italiana difesa animali e ambiente) aveva anche chiesto l’affido definitivo della cagnolina, anche se adesso non c’è più bisogno di trovarle casa-