
La Regione Toscana dà sostegno alla filiera moda che conta in Toscana 105mila addetti
La Regione Toscana sostiene le aziende della moda. Ci sono due bandi per oltre 93 milioni di euro, più un fondo da 10 milioni destinati a favorire processi di crescita dimensionale e aggregazione tra imprese del settore. La moda ‘pesa’ sull’economia Toscana. Secondo i dati Irpet si parla di sei miliardi di valore aggiunto prodotto, 16,700 imprese coinvolte e 105mila addetti. "I bandi della Regione – ha detto il presidente di Cna Toscana, Luca Tonini – servono a sostenere le imprese nel loro processo di cambiamento. Arrivano alla fine di un percorso partito dalle richieste delle associazioni che rappresentano il mondo dell’artigianato, e tengono conto di diversi suggerimenti importanti in una fase difficile, ma che potrebbe diventare un’opportunità, visto che si comincia ad approcciare il problema dalla giusta parte". I bandi accorpano fondi regionali ed europei e che si orientano al sostegno all’innovazione e allo sviluppo così come alla promozione fieristica. "La regione si è mossa bene – ha detto Tonini – avremmo auspicato una uguale prontezza da parte del governo nazionale che invece è ancora poco attento al tema della questione: sostenere la moda, vuol dire sostenere il made in Italy". Ma non c’è il rischio che gli accorpamenti possano far sparire l’artigianalità che voi rappresentate? "I piccoli soffrono, stanno rischiando progressivamente di sparire dal panorama produttivo – ha detto ancora Tonini – e questo sicuramente non può farci piacere come associazione di tutela dell’artigianato. Per questo continuiamo a sostenere i tavoli istituzionali: pensiamo che queste iniziative debbano essere parte di un piano più ampio per sostenere la filiera tenendo conto anche dei più piccoli che sono la parte più in sofferenza". In base al piano regionale, tre misure in arrivo: il Bando Innovazione Strategica Moda, per promuovere progetti ad alto valore tecnologico e innovativo in ambito digitale, green, produttivo e di processo (a fronte di un investimento compreso tra 200 mila e 1,5 milioni di euro. La dotazione finanziaria è di 30 milioni di euro). Il secondo è il Bando Filiera Smart, destinato a incentivare progetti congiunti tra imprese delle filiere toscane per rafforzare l’integrazione verticale, la tracciabilità, l’efficienza produttiva e l’accesso ai mercati. La dimensione massima del progetto non può superare i 10 milioni di euro. La dotazione finanziaria è di 63 milioni. L’ultimo è un Fondo di investimento finalizzato ad incrementare il patrimonio nel medio-lungo termine delle imprese appartenenti alla filiera della moda che attuano processi di integrazione destinati ad incrementare l’efficienza dei processi produttivi, la crescita dimensionale e la riorganizzazione della filiera. Sul tema intervenuti anche l’onorevole Simona Bonafé (Pd) e il consigliere regionale Fausto Merlotti, per chiedere al governo di tenere fede ai suoi impegni.