OLGA MUGNAINI
Cronaca

Arte, architettura, paesaggio. Un’esperienza ad alta quota

Una passeggiata fra arte, architettura e paesaggio. L’Oasy Contemporary Art and Architecture (Oca) domenica apre al pubblico il suo itinerario...

Una passeggiata fra arte, architettura e paesaggio. L’Oasy Contemporary Art and Architecture (Oca) domenica apre al pubblico il suo itinerario...

Una passeggiata fra arte, architettura e paesaggio. L’Oasy Contemporary Art and Architecture (Oca) domenica apre al pubblico il suo itinerario...

Una passeggiata fra arte, architettura e paesaggio. L’Oasy Contemporary Art and Architecture (Oca) domenica apre al pubblico il suo itinerario artistico e architettonico immerso nella natura di Oasi Dynamo, sull’Appennino Pistoiese. Sotto la direzione artistica di Emanuele Montibeller - project manager, architetto Roberto Castellani - il progetto offre un’esperienza ad alta quota nella rigogliosa natura dell’oasi, dove i visitatori possono ammirare le opere di alcuni dei più importanti architetti e artisti contemporanei: Alejandro Aravena, Mariangela Gualtieri e Michele De Lucchi, Kengo Kuma, Quayola, David Svensson, Pascale Marthine Tayou e Matteo Thun.

Le installazioni, perfettamente integrate nell’ambiente, trasformano la camminata in un atto di scoperta e meraviglia. Il viaggio inizia già al parcheggio, in località Croce di Piteglio, dove i visitatori dovranno lasciare l’auto: ’Oca’, infatti, si raggiunge a piedi, con una passeggiata nel bosco di circa mezz’ora. Usciti dal fitto degli alberi, si arriva in un ampio pianoro soleggiato, dove si viene accolti in quella che un tempo era una stalla, che oggi ospita uno spazio espositivo. Da qui prende avvio l’itinerario ad anello, guidato dallo staff del parco, che offre ai visitatori approfondimenti sulle opere e sul contesto naturale che le accoglie. Il percorso si sviluppa in circa un’ora e mezza di cammino tra le opere e gli elementi naturali dell’Oasi. La prima installazione che si incontra è il Dynamo Pavilion di Kengo Kuma, una scultura di fasci che si insinuano tra le piante come una folata di vento, danzando con il paesaggio e invitando alla contemplazione. Proseguendo il cammino, il visitatore si imbatte nell’opera di Mariangela Gualtieri e Michele De Lucchi. Addentrandosi nella macchia, il cammino conduce a Fratelli Tutti di Matteo Thun, un’installazione ispirata all’enciclica di Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, e ai valori universali di fraternità e pace. Poco oltre, nella quiete del bosco, si incontra Erosions di Quayola, un’opera composta da massicci blocchi di pietra lavica scolpiti da algoritmi generativi.

Continuando, si scorge Self-regulation, un’installazione di Alejandro Aravena. Il prato attorno continua a ospitare Home of the World di David Svensson e la coloratissima Plastic bags di Pascale Marthine Tayou, entrambe parte della collezione permanente di ’Oca’. Lo spazio accoglie inoltre all’interno la mostra L’Arte è Wow!, a cura di Fondazione Arte Dynamo: una selezione delle oltre 2000 opere realizzate a Dynamo Art Factory, il progetto speciale di Dynamo Camp che unisce arte contemporanea e Terapia Ricreativa Dynamo®.

Olga Mugnaini