Arrivano i Måneskin. Linda e Zoe, nove anni, vogliono sposare il loro idolo Damiano

Lunedì la prima data dei Maneskin a Firenze, tra grandi e piccini sale la febbre da rock

Damiano, frontman dei Maneskin

Damiano, frontman dei Maneskin

Firenze, 18 marzo 2023 – E’ passata una vita. E’ passata una vita e il mondo s’è rovesciato dal tempo in cui le adolescenti volevano sposare Simon Le Bon. Erano gli anni Ottanta da bere, i paninari ciondolavano in centro e si radunavano con le loro compagnie, acciambellati sui motorini. Ora l’adolescenza ha rimesso indietro le lancette e dura più o meno tutta la vita. E di sposarsi le giovanette non ne vogliono sapere. Per Damiano dei Maneskin rinuncerebbero alla paghetta. Morigerate follie. Non possono lanciargli il reggiseno perché ancora non lo portano.

Le gemelle Lia e Zoe sono uguali ma diverse, sono state trascinate dentro il gorgo Maneskin dalla sorella grande. Sì, la sorella grande ha quasi dodici anni, loro ne hanno nove e fanno la terza elementare. Da quando ne hanno sei hanno consacrato l’ugola ai testi di Damiano. Compulsando le parole, mimano ogni gesto. Zecchino d’oro? Per carità. Cristina D’Avena, roba da boomer. Ma andrete al concerto? "Nooo", dicono sconsolate all’unisono. Non ci andranno non perché sono troppo giovani ma perché "non c’era più posto". Perché vi piacciono i Meskin? "Per i testi che grondano rock e passione". Uelà. E Damiano? "Perché ha dei tatuaggi bellissimi". Ballano come ninfe indiavolate. Cosa chiedereste a Damiano? "Un autografo? Forse un selfie". E sareste imbarazzate di incontrarlo? "Forse un po’".

E’ scattata l’ora del pianoforte. Perché fanno tutto insieme Lia e Zoe, anche il nuoto. Uguali ma diverse, dicevamo. Si descrivono a vicenda. "A lei piace la matematica, a me italiano e scrivere, scrivere, scrivere tantissimo", racconta Lia, "Io sono più rock e mi vesto più sportiva, lei è sempre elegante e si cambia in continuazione", dice Zoe. "A lei piace più Ultimo, a me Blanco". Bambine nel tempo. Nel loro tempo. Un tempo in cui i giochi sono anche fatti delle canzoni dei Maneskin "e di ribellione". Uao. Piccole donne crescono, consapevoli. "E buona sera, signore e signori, fuori gli attori, vi conviene stare zitti e buoni... L’altra parola però non si può dire".

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