ANTONIO PASSANESE
Cronaca

Altra estate in altoforno, incubo ondate di calore. “Possibili nuovi record”

Per il climatologo del Lamma Roberto Vallorani serve più verde a Firenze. “Previste anomalie termiche: tra giugno e agosto qualche temporale”

Turisti si bagnano nelle fontane della città per sfuggire al caldo africano degli ultimi giorni

Turisti si bagnano nelle fontane della città per sfuggire al caldo africano degli ultimi giorni

Firenze, 6 giugno 2025 – A Firenze l’estate è arrivata in anticipo, e lo ha fatto senza mezze misure. Negli ultimi giorni il termometro ha toccato e superato i 33 gradi, con un caldo afoso che ha reso difficile persino camminare all’ombra. Ma il peggio potrebbe ancora arrivare: secondo le previsioni, “le temperature sono destinate a salire ulteriormente”, dice Roberto Vallorani, ricercatore del Cnr e climatologo del Consorzio Lamma, con picchi che sfioreranno i 36 gradi e notti tropicali sempre più frequenti. Un’ondata di calore che preoccupa i meteorologi, mette alla prova cittadini e turisti, e rilancia l’allerta nelle aree urbane più esposte, come il centro storico e la Piana.

Dottor Vallorani, che tipo di estate ci aspetta a Firenze? Sarà più caldo della media?

“Sulla base di una serie di studi possiamo ipotizzare un’estate più calda del normale, anche se non è facile capire quanto saranno gli eccessi e di che entità. Però sembra che il trimestre giugno, luglio e agosto sarà caratterizzato da temperature sopra la media. E sembrano probabili ondate di calore persistenti e intense. Cosa, questa, che ricalca il trend dell’andamento climatico e delle estate degli ultimi due decenni”.

Di quanti gradi siamo sopra la media?

“Un paio, ma non siamo su valori eccessivi”.

Saremo costretti a boccheggiare anche la notte?

“Per ora le minime non dovrebbero andare oltre i 12-17 gradi sulla costa e 14 gradi nel capoluogo e nelle aree interne”.

Come vengono elaborate le previsioni?

“In parte da modelli internazionali e in parte da altre misurazioni che forniscono elementi più precise. Per l’estate mediterranea, ad esempio, andiamo a considerare le informazioni legate all’andamento del monsone africano, dove questo potrà andare a impattare di più, vediamo anche il monsone indiano possa impattare su quello africano e di conseguenza anche sulla possibilità di espazioni, risalite verso nord dell’anticiclone”.

Per Firenze questa sarà un’estate secca o con episodi temporaleschi?

“Non abbiamo indicatori che ci indichino che questa possa essere un’estate umida. Espisodi temporaleschi si potranno avere ma allo stato attuale nessun indicatore ci lascia pensare che questi possano essere più accentuati del normale”.

Ci sono segnali che evidenzino che l’estate 2025 a Firenze possa essere più calda di quella di altri anni?

“Fare previsioni a tre mesi è improprio, inopportuno e anti scientifico. Ci aspettiamo che ogni singolo mese dell’estate possa avere anomalie termiche superiori anche a un grado. Ma poter prevedere con precisione la lunghezza delle ondate di calore, i picchi e tutto il resto, allo stato attuale non è possibile”.

Dottor Vallorani, dobbiamo aspettarci ondate di calore durature e frequenti come negli ultimi anni?

“Sono piuttosto probabili, di lunga durata e di importante intensità”.

Qual è il ruolo del cambiamento climatico?

“Aumenta sia l’intensità che la persistenza del caldo”.

Quale fasce orarie saranno le più critiche nel capoluogo di regione?

“Nelle zone di pianura dove le brezze marine non incidono le ore più critiche saranno quelle centrali, ovvero dalle 11 del mattino alle 6 del pomeriggio. E talvolte anche le ore notturne e serali possono rappresentare criticità”.

Forse se ci fossero più verde e alberi si potrebbero risolvere molti probleimi, uno tra tutti l’abbasamento della temperatura.

“Assolutamente sì. È necessario ampliare il verde per avere temperature più basse. Cemento e asfalto, come è noto, non aiutano”.