Terrore a Varsavia: ragazzi toscani picchiati a sangue, due in ospedale

Si tratta di un gruppo di giovani di Scandicci. Erano all'esterno di una discoteca. L'agguato con tirapugni

Giovani a ballare in discoteca

Giovani a ballare in discoteca

Scandicci (Firenze), 1 novembre 2021 - Li hanno presi alle spalle, aggrediti e picchiati a sangue. Nottata di violenza per 7 ragazzi italiani che si trovavano all’estero. E che hanno visto trasformata la loro vacanza in un incubo. Il gruppo di giovani, tutti sui vent’anni, si trovava a Varsavia; l’aggressione si è verificata fuori da una discoteca della capitale polacca alle 4 di notte tra venerdì e sabato.

Uno dei ragazzi rischia un occhio. Si organizza il rientro in Italia

I ragazzi vivono tutti a Scandicci, comune dell’area metropolitana fiorentina, e non è possibile non pensare a un’altra aggressione finita in tragedia, a Lloret de Mar nell’agosto 2017 costata la vita a un altro scandiccese, il ventiduenne Niccolò Ciatti. Stavolta fortunatamente non ci sono state conseguenze letali, ma l’aggressione è stata comunque di una violenza inaudita: i picchiatori indossavano delle noccoliere e hanno picchiato per lasciare segni profondi. Tre ragazzi italiani sono finiti in ospedale dopo l’aggressione. Il più grave ha fratture a uno zigomo e a un’orbita oculare, oltre che a un piede: dovrà essere operato.

Un secondo ragazzo è in osservazione per una possibile emorragia interna all’addome dopo aver ricevuto calci in pancia, il terzo giovane scandiccese ha riportato ferite più lievi e dopo una nottata in ospedale è stato dimesso.

In base a una prima ricostruzione della polizia polacca, i sette italiani sarebbero finiti al centro di uno scambio di persone. La gang che li ha malmenati era uscita a caccia di un altro gruppo di nostri connazionali, non è chiaro per quale motivo volessero fargliela pagare. Ma le indagini sono in corso, a Varsavia gli agenti hanno interrogato più volte i ventenni ricoverati in ospedale e i loro amici. La comitiva era partita da Scandicci giovedì scorso per andare a trovare due amici che stanno studiando in Polonia per l’Erasmus.

«Mio figlio - racconta Beatrice, la mamma di uno dei giovani ricoverati – era la prima volta che prendeva l’aereo per un viaggio. I ragazzi sono molto legati. Sono cresciuti insieme, noi genitori ci conosciamo e ci frequentiamo. E’ una situazione davvero difficile, assurda". I genitori del giovane che dovrà subire l’intervento chirurgico sono già partiti per Varsavia, i familiari degli altri sono in contatto con l’ambasciata. La speranza è di riavere i figli presto a casa. Anche se resta lo sconcerto per una vacanza, un fine settimana tra amici all’insegna del divertimento, degenerato in un agguato criminale. E viene da pensare che le cose sarebbero potute finire peggio, visto che in quegli istanti di follia e violenza sono volati colpi proibiti. Colpi per uccidere.  

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