
Giacomo Keison Bevilacqua domani alle 18 alla Feltrinelli di piazza della Repubblica
Un "libro isola", lo definisce così Giacomo Keison Bevilacqua questo ‘A panda piace… la sveglia del lunedì’ (Gigaciao, 2025), arrivato in libreria la scorsa settimana e che l’autore presenterà alla Feltrinelli di piazza della Repubblica domani alle 18. Un libro che segna i diciassette anni di ‘A panda piace’, nato nel 2008 come blog.
Bevilacqua, cos’è ‘A panda piace… la sveglia del lunedì’?
"In questo volume raccolgo alcune strisce che pubblico sul profilo Instagram di ‘A panda piace’. È un libro che puoi aprire a caso e trovare quello che vuoi leggere in quel momento. È un’alternativa sana rispetto al passare cinque minuti liberi al cellulare. Sono strisce che hanno un finale filosofico-psicologico, che fanno riflettere. Questo libro fa seguito a ‘A panda piace… capirsi’, uscito lo scorso anno e scritto insieme a un neuroscienziato, Stefano Lasaponara, che tratta di ansia e depressione e che spiega come scardinarle".
Perché è importante parlare di salute mentale?
"È un tema che deve entrare prepotente nella società. Viviamo in un periodo in cui le informazioni passano veloci, siamo bombardati da notifiche e il nostro sistema nervoso viene sovraccaricato. Guardiamo tutto il giorno il cellulare. Poi, c’è un’epidemia di ansia, la salute mentale deve essere sistemica, per ricominciare dal singolo. Solo così riusciremo a costruire una società sull’empatia, la gentilezza, il rispetto e l’aiuto reciproco".
Molti suoi lavori partono da esperienze autobiografiche.
"Ho sofferto d’ansia da quando avevo 11 anni. Sono sempre scappato dal dolore, fisico e mentale. Quando è nato il mio primogenito ho capito che non potevo più e sono andato in terapia. Ho scoperto le neuroscienze e ho fatto i conti con traumi e lutti. È stato doloroso, ma mi sono+ reso conto quanto fosse importante curare le ferite".
‘A panda piace’ nasce sul web. Il fumetto è sempre più un fenomeno social?
"Quando ho iniziato venti anni fa, il web non era così forte. Si partiva dalla carta, poi si finiva online, su Wikipedia. ‘A panda piace’ nasce come blog e sui primi social, Myspace e Facebook, nel 2008. Oggi partire dai social è l’iter organico. Il web e la carta, però, sono due strade parallele. È su carta che la sfida avviene, perché i tempi per scrivere una storia o una graphic novel sono diversi rispetto ai social. E lo stesso vale per le regole e i linguaggi".
Nel 2022 ha fondato Gigaciao. Perché questa avventura?
"Dado (Davide Caporali) e Sio (Simone Albrigi) hanno sentito l’esigenza di creare qualcosa di diverso. Mi hanno chiesto se volessi partecipare e ho deciso di farlo. Sono rinato. Con Gigaciao pubblichiamo pochi libri, ma vendono bene, come il nostro Scottecs Gigazine in edicola. In questi giorni esce anche il podcast Casa Gigaciao, un appuntamento mensile in cui parleremo delle novità della casa editrice".